Cristante: "Sappiamo cosa serve per arrivare in fondo all'Europa League"
Bryan Cristante, oltre alla consueta conferenza stampa, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport in vista del match di domani contro il Midtjylland.
Hai visto Chelsea-Barcellona ieri?
«No, non ho visto che tra metti i bambini a letto, la sera è un po' complicato vedere tutte le partite, però ho visto il risultato e ho visto che è stata una gran partita».
Cosa ha questa squadra per pensare di rigiocare la finale?
«Penso che siamo in crescita, ed è la cosa più importante. Siamo partiti bene e stiamo continuando a lavorare: partita dopo partita stiamo facendo meglio. Questo aiuta a coltivare il sogno, perché quando vedi che c’è ancora margine per crescere e migliorare, acquisti consapevolezza. E man mano che sfidi sempre più avversari, ti rendi conto del tuo valore. Abbiamo un allenatore fortissimo, siamo una squadra: lui, come hai detto tu, questa competizione l’ha già vinta; noi ci siamo arrivati vicino. Sappiamo cosa serve e conosciamo le difficoltà del percorso, però ci proveremo fino in fondo».
Cosa ha di così speciale Gasperini? Ci dai due o tre elementi che magari lo differiscono anche dagli altri allenatori?
«È preparatissimo: sa davvero tutto di tutti i giocatori e sa come farli rendere al meglio, e lo dimostra con chiunque, perché chi passa tra le sue mani fa sempre uno step-up. Un’altra sua grandissima dote, secondo me, è la capacità di far capire a tutti i giocatori a tutta la squadra cosa vuole, come deve essere fatto e come desidera che venga fatto. È una qualità che avevo già vissuto a Bergamo e che ho ritrovato qui. Credo sia uno dei grandi motivi per cui le sue squadre fanno sempre così bene».
Tutti gli allenatori ti danno una maglia da titolare, come si fa a raggiungere questa alchimia per riuscire a essere protagonista con tanti allenatori così diversi?
«L’ho sempre detto: io mi concentro sul campo e sul lavoro quotidiano, non solo la domenica ma dal lunedì alla domenica, cercando di essere sempre al 100%. Mi alleno forte e cerco di fare ciò che il mister chiede, perché uno dei segreti è anche questo: l’allenatore fa giocare chi fa le cose come piacciono a lui. Io mi sono sempre focalizzato sul lavoro di ogni giorno e poi sul rendere al 100% in partita».
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