Conferenza Luis Enrique: "Totti è speciale, unico. Volevo che Borriello rimanesse. La società ci ha dato ottimi giocatori"

10.09.2011 12:42 di  Greta Faccani   vedi letture
Alessandro Carducci
Alessandro Carducci
© foto di Voce giallorossa

Alle 13 dalla Sala Champions del centro Sportivo di Trigoria, Luis Enrique parlerà con i giornalisti in vista della gara di domani alle ore 15 tra Roma e Cagliari. Seguite il live con Vocegiallorossa.it!

Sei soddisfatto di come ha lavorato la squadra?
"Sono molto soddisfatto, abbiamo fatto un grande salto di qualità e abbiamo completato la Roma con gli acquisti che volevamo".

Ci vorrà tempo per far entrare i nuovi acquisti nella tua filosofia di gioco o saranno in campo domani?
"L'importante è che siano all'interno del gruppo di lavoro, poi dipenderà dal loro atteggiamento, dalla disponibilità e dalle loro qualità. E' importante la concorrenza e la voglia di migliorarsi. Quanto tempo? Dipenderà dalla situazione individuale".

Hai letto il messaggio di Totti, parlava di restare uniti. Pensi che sia servito a chiarire i ruoli e a migliorare il clima all'interno di Trigoria?
"Voglio solo dire che sono contento dall'atteggiamento di tutti, dirigenti e staff. Si possono verificare situazioni complicate, ma sono soddisfatto dal sostegno che ho ricevuto da tutti. Ho stima del capitano. Non c'è una situazione complicata con Francesco, con il capitano. Le cose che accadono fuori da Trigoria non posso controllarle, io mi occupo di chi è al centro sportivo".

Lei ha tanti giocatori nuovi, ma quanto può essere forte la Roma?
"Spero che sia competitiva. Quanto? Non lo so, spero lo sia, con il lavoro faremo un salto di qualità e il mio lavoro è quello di ottenere risultati. Sabatini ha costruito una squadra di grande livello, l'ha riforzata come noi volevamo".

Si è parlato di una discussione con il Capitano, ha chiarito con tutti? Ribadisce che sono tutti uguali?
"Mi preoccupa Nenè, Cossu, mi preoccupa Conti, il loro contropiede e come alternino un gioco lungo e corto. Ribadisco di essere contento della mia situazione attuale. Io non ho litigato con nessuno e spero di non farlo mai, mi preoccupa solo l'avversario".

Mourinho fece giocare Sneijder arrivato il giorno prima. Hai sempre detto chi si allena meglio gioca, i più bravi questa settimana non li hai potuti avere perché erano in nazionale. Per una volta chi è bravo è bravo e va in campo, o consideri gli allenamenti anche in questa situazione?
“Questa settimana le condizioni di lavoro sono state ideali, si sono allentati tutti bene, posso scegliere tra il 100% della rosa, infortunati esclusi ovviamente”.

Cassetti lo vede a destra o continua a vederlo centrale?
“Cassetti si sta allenando per entrambe le posizioni, mi piacciono i giocatori eclettici”.

De Rossi vertice basso o intermedio come in nazionale?
“Anche De Rossi può ricoprire entrambi i ruoli. Vedremo dove potrà aiutare di più.”

Totti, per lei, è uno come gli altri o ha una corsia preferenziale?
“Francesco non può essere uguale agli altri, ha fatto 207 goal, è unico, è speciale. Però poi tocca a me decidere, ma Francesco è il giocatore più importante della storia della Roma. E’ chiaro, potrò commettere degli errori, spero di non farne”.

Juan è pronto per i 90 minuti?
“Juan è solo una settimana che si allena con noi, ma non ha ancora la forma adatta. Sono contento per l’impegno, lo scorso anno si è impegnato molto anche con piccoli infortuni, ora sta recuperando e si sta riprendendo”.

Domani lei inizia la sua esperienza. La preoccupa solo l’aspetto tecnico, o ha sentito parlare dei “poteri forti” del calcio italiano che possono influire sul campionato?
“No, sono preoccupato solo per quanto riguarda l’aspetto calcistico, nel caso specifico del Cagliari. Sono concentrato solo nell’aiutare la squadra a risolvere i problemi e a creare 6-7 occasioni concrete da goal”.

Emozionato per l’esordio? Se sì, quanto?
“Spero che finisca diversamente dalla partita con lo Slovan. Spero che la squadra offra un bel gioco e segni. Vogliamo ricongiungerci con i tifosi con risultati positivi”.

C'è un reparto del Cagliari che la preoccupa di più o sono le strategie di Ficcadenti in generale a preoccuparla?
“Mi preoccupano gli inserimenti di Nainggolan, il gioco di Conti, di Nené. Spero che davanti al nostro pubblico riusciremo a vincere. Sono ottimista perché nell’ultima settimana ho visto netti miglioramenti”.

Adesso che le rose sono state fatte, secondo lei la Roma è una squadra da Champions, può fare come l’anno scorso o meglio?
“Questa è una domanda classica. Non lo so, lo vedremo strada facendo. Ora non posso sapere come evolverà. La squadra sta facendo progressi”.

A lei, cosa hanno insegnato questi 10 giorni, nel modo di porsi, di rispondere? Se avesse fatto autocritica subito dopo la partita, si sarebbero spente subito le critiche? Che cosa le hanno insegnato queste due settimane?
“Quello che faccio di solito. Quando le cose vanno bene continuo a lavorare, quando vanno male lavoro di più. Sono i risultati a comandare, se non dovessero vincere mi attribuiranno degli errori. Non tutti condivideranno le mie scelte”.

Lei disse che la rosa ideale dovrebbe essere da 25-26-27 elementi. La Roma ne ha 31 e non ha l’Europa. Può essere un problema?
“Spero che non lo sia. Ho due giocatori per posizione, spero che tutti continuino ad allenarsi e a comportarsi bene”.

La situazione per Borriello qual è? Partirà indietro o se la giocherà alla pari con tutti?
“Borriello è un giocatore della squadra. Volevo che rimanesse, parte alla pari, ho tante alternative, 4-5 per gli esterni, 6-7 per gli attaccanti”.

Ha subìto una contestazione alla prima partita dopo la sostituzione di Totti. Che accoglienza si aspetta domani? Vuole dire qualcosa ai tifosi?
“Mi aspetto lo stesso clima dello Slovan, di sostegno totale. Questa è una tifoseria tra le più numerose e fedeli d’Italia”.

Come sta Lamela? È pronto a considerarsi al pari con i compagni?
“Lamela sta meglio, si allena con noi da 2-3 giorni, ha fatto molto differenziato, è a disposizione del gruppo ed è completamente recuperato”.

C’è grande voglia di vedere questa Roma. Lei sente questa responsabilità?
“Non è una responsabilità, è il motivo per cui la società mi ha preso, conseguire risultati giocando un bel gioco. Spero che domani sarà una bella giornata per la Roma”.

Hai visto Milan - Lazio? Si è fatto un’idea del campionato che si prospetta? De Laurentiis ha fatto il nome di più squadre per la lotta al vertice, ma non ha inserito la Roma. Questo fatto di non partire tra i favoriti come lo vivi?
"Io rispetto sempre le opinioni degli altri. Dobbiamo procedere passo passo. Ieri ho visto la partita, si prospetta un campionato livellato, con il Milan più avanti. Noi possiamo lavorare e livellarci al campionato, migliorando i pronostici col lavoro".

La scelta di mandare Caprari, Viviani e Verre in primavera è definitiva? Dare le convocazioni all’ultimo diventerà un’abitudine per mantenere la possibilità di decidere fino all’ultimo?
"E’ importante per loro giocare con regolarità e se come questa settimana non possono farlo in prima squadra è meglio che vadano in Primavera. I giocatori sono tutti a disposizione, scelgo e quattro ne restano fuori".

C’è qualcosa che lei vede in cui non siamo ancora pronti?
"Senz’altro dobbiamo migliorare nella finalizzazione. Ma è sempre un lavoro collettivo, tanto più si fa a centrocampo più si crea, stiamo lavorando bene sotto questo aspetto".

Pensa che sia stato un vantaggio per la Roma il rinvio di campionato? Preferisce giocare la prima di campionato in casa e non in trasferta?
"Probabilmente è stato un vantaggio, abbiamo avuto più tempo per lavorare. Non ho delle preferenze, dobbiamo giocare 38 partite, saranno sia in casa che fuori".