Baldini: "Con il Torino non sarà un'ultima spiaggia per Zeman. Non abbiamo intenzione di cedere De Rossi". AUDIO!
Il Direttore Generale della Roma, Franco Baldini, è stato intervistato dai microfoni di Rai Sport 1, all'interno della trasmissione "Novanta minuti": "Inizio deludente rispetto alle attese, ultima spiaggia contro il Torino? Non è un'ultima spiaggia, questa squadra si riscatterà con questo allenatore, siamo sicuri che sia lui, sia la squadra siano all'altezza per questo tipo di percorso. I risultati sono fin qui deludenti però i motivi hanno tutti un margine sul quale si può lavorare tutti insieme. Qual è la causa principale? La Roma sta vivendo ogni partita come se fosse divisa in due fasi distinte, quando attacca ci si trova a memoria, anche perché sono giocatori che già si conoscono dallo scorso anno come Lamela, Totti o Osvaldo, mentre i difensori sono quattro giocatori nuovi a parte Burdisso, fin qui fermo anche per infortunio e oltre ad esser nuovi tra di loro sono anche nuovi nel nostro campionato. Zeman un azzardo? I risultati forse dicono questo, però la fase difensiva seguita a Pescara era buona, abbiamo puntato su un allenatore che potesse garantire spettacolo. Le critiche? E' dall'inizio che alcuni organi di stampa hanno una visione critica del nostro progetto, con risultati come i nostri è facile attaccarci ma la società ha investito e gli investimenti hanno bisogno di tempo. L'anno scorso si diceva che la cifra spesa per Lamela fosse folle. Pallotta? Tante volte voi giornalisti avete criticato l'eccessivo interventismo dei presidenti. La nostra società è ben decisa e delineata, non c'è bisogno che stiano qui tutti i giorni perché hanno affidato determinati ruoli a noi, a fine anno verrà tracciato un bilancio. Responsabilità? Sono mie. Ma Pallotta non può avere il torto di non essere qui per criticare qualcosa che ancora non comprende in toto, quando acquistò i Boston Celtics li ha lasciati lavorare, il primo anno fu il peggiore di semore, in quattro sono arrivati alla vittoria. Penuria di attaccanti? Non ne abbiamo cercati altri. Destro? Sono soddisfatto, capiamo le sue enormi potenzialità ma se nel frattempo ho tre giocatori che giocano e segnano, non c'è necessità urgente di farlo giocare. Se non è oggi, domani verrà il giorno in cui l'investimento darà i suoi frutti. De Rossi? Le mie parole nella settimana del derby sono state incaute. Non abbiamo intenzione di cederlo e lo abbiamo dimostrato questa estate, Daniele mi ha detto che non sono state le mie parole ad innervosirlo. E' felice a Roma? Dopo questa settimana, direi che è un esercizio temerario dire una cosa del genere, dopo sconfitta ed espulsione. La nostra è una proprietà forte. Perché puntare su Zeman, pilastro del calcio offensivo, quando sono stato legato a Capello, simbolo del difensivismo? Ci sono fasi diverse, quando c'è da costruire qualcosa e si punta sui giovani, come fatto lo scorso anno e rifatto in quello in corso, con più giocatori di quelli che dovevamo prendere in origine, volevamo puntare su un gioco riconoscibile e spettacolare. Scelte che oggi non sono sostenibili, e ci rendono delusi quanto i tifosi, ma abbiamo fiducia nella squadra e nell'allenatore. Vargas? Eravamo interessati a lui lo scorso anno a gennaio, ora non più. Sempre convinti di Zeman rispetto a Montella? La nostra decisione è stata presa scientemente, a fine campionato si faranno i bilanci. Dopo questo esperimento, un investitore straniero è incoraggiato ad investire in Italia? Gli investimenti hanno bisogno di tempo, un anno è troppo poco per valutare, ne servono almeno due. Resterò alla Roma? Quando si fa una vita complicata come la mia non si può essere felicissimi (ride, ndr). Io ho preso un impegno e ci impiegherò tutte le mie forze, finché ne avrò".