ESCLUSIVA VG - Mascetti: "Quando bloccai la cessione di Totti al Milan..."
Emiliano Mascetti, direttore sportivo della Roma dal 1988 al 1996, ha rilasciato un'intervista nel corso di VG Radio, programma di approfondimento sulla squadra giallorossa in onda ogni mercoledì dalle 12 alle 13 su TMW Radio.
Nel 1993 Berlusconi propose uno scambio tra Gullit e Totti. Ciarrapico sembrava tentennare…
“L'avevamo preso per il settore giovanile, poi visto che nel settore giovanile faceva ottime cose, ho cercato di farlo giocare in prima squadra. Allora c’era Boskov”.
È vero che minacciò le dimissioni in caso di cessione?
“No, non è vero”.
Mise pressioni a Boskov per farlo esordire?
“Certo, non aveva nessun contratto”.
Una grande soddisfazione aver fatto firmare il primo contratto a Totti…
“Ho dovuto far storie all’allenatore per farlo vedere, lo vedevo nella primavera e aveva ottime qualità. Infatti Boskov l’ha fatto esordire a Brescia”.
Come andò quella firma? Come convinse Boskov a farlo esordire?
“Mi diceva che era un bambino, io gli chiesi se l’aveva visto e se sembrava un bambino, dicendogli che era molto bravo. Era la prima volta che andavo a dire a un allenatore di far giocare questo o quello, ma avevo un buon rapporto con Boskov. Oltretutto è stato bravo Totti a giocare come sa”.
Come ha vissuto la questione del rinnovo del contratto?
“Non sono lì, ma anche adesso è riuscito a far vedere che è un giocatore molto bravo”.
Totti ha saputo della possibilità di andare al Milan?
“Quando c’è il mercato c’è sempre un po’ di confusione, per forza lo ha saputo. A lui doveva piacere stare a Roma”.
Ha lavorato con Dino Viola, Ciarrapico e Franco Sensi: ce li descrive?
“Dino Viola è stato un grande presidente, questo è indubbio. Con me si è sempre comportato in una maniera perfetta, quindi per me era veramente un presidente classico. Con Viola non sono stato molto, quel poco che sono stato mi sono trovato bene. Gullit potevo anche prenderlo in prestito e non dar via nessuno, ma abbiamo cercato di lavorare sui giovani e Totti era il migliore dei giovani”.
Cosa manca alla Roma per colmare il gap con la Juventus?
“Ho visto la Roma ultimamente, sembra che stia facendo abbastanza bene. Non credo manchi molto. Milan e Inter, che erano tra le società in lotta per poter andare nelle prime tre, fanno fatica, mentre la Roma sta facendo discretamente”.
Lei è stato protagonista di un Leicester nostrano, il titolo dell’Hellas Verona…
“Col Verona siamo arrivati io e Bagnoli insieme, in Serie B. In A, negli anni successivi, abbiamo fatto un quarto e un quinto posto. Avevamo già in mente di fare qualcosa di meglio, ma non pensavamo di poter vincere il campionato”.
Un messaggio per Totti?
"Volevo sentirlo, non ho chiamato in questi mesi, che per lui non sono stati molto carini. Ma lo chiamerò".