Zaniolo come Blanco, Mourinho come Fedez: vedi Sanremo, vedi la Roma
Il Festival di Sanremo è l’evento musicale più importante in Italia, se non quello principale in assoluto. La settimana dedicata alla kermesse canora monopolizza l’attenzione mediatica e della popolazione nostrana, con tutte le altre questioni messe in disparte sino alla finale.
Come per tutti i grandi eventi che si rispettino, le polemiche sono all’ordine del giorno e pronte a spaccare l’opinione pubblica. Un po’, se ci pensiamo, come avviene quando si segue la Roma, che unisce e divide gli appassionati a seconda dei momenti della stagione.
Nelle prime serate del Festival di Sanremo abbiamo assistito ad alcune scene che hanno ricordato quello che è accaduto di recente in casa Roma. Martedì Blanco ha avuto la “bella” idea di spaccare la coreografia messa sul palco per la sua esibizione, scalciando le rose rosse come un forsennato davanti al Presidente della Repubblica.
Un’azione paragonabile in un certo senso alla maglietta strappata da Zaniolo alla fine del primo tempo di Roma-Genoa che, di fatto, è stata la sua ultima apparizione con la maglia giallorossa prima della cessione al Galatasaray. Nel mezzo, il suo rifiuto di andare a La Spezia con la squadra e un certificato medico dove si raccomandava un riposo (concordato anche dalla Roma) di 30 giorni per motivi psicofisici. Ora che è in Turchia, chissà se ne avrà bisogno.
Mercoledì, invece, è stato il turno di Fedez. Il cantante, in collegamento con l’Ariston su una nave da crociera, si è esibito in un freestyle dove ha letteralmente sfondato il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami, il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella e il Codacons.
Uno sfogo, quello di Fedez, che ha ricordato quelli di cui spesso è protagonista José Mourinho. Lo Special One ne ha avute un po’ per tutti in carriera. Qui nella Capitale ha accusato i giocatori dopo il 6-1 contro il Bodø/Glimt, ha dato del “traditore” a Karsdorp (pur non nominandolo), ha aspramente criticato Candela, ha difeso Zaniolo, lo ha scaricato e chi più ne ha più metta.
Inoltre, si vocifera nell’ambiente che Mourinho e Tiago Pinto abbiano spesso delle divergenze, motivo per il quale il loro rapporto non sarebbe idilliaco. I diretti interessati hanno smentito tali diatribe, un po’ come la presunta lite di giovedì tra Madame e Anna Oxa, dove parrebbe siano volati addirittura dei bicchieri (circostanza che non trova conferma).
Infine, se vogliamo l’Ariston ricorda lo stadio Olimpico. Il teatro è sold-out come ogni edizione, così come l’impianto giallorosso che contro l’Empoli ha registrato il 21° “tutto esaurito” consecutivo.
La Roma sarà impegnata sabato alle 18:00 contro il Lecce. Un’altra sfida per avvicinare il traguardo della qualificazione in Champions League. Una partita da vincere in modo da gustarsi non solo Lazio-Atalanta (dirette rivali per il quarto posto), ma anche la finale della kermesse. Con un augurio speciale soprattutto per i tanti cantanti romanisti in gara, di cui due attualmente in testa.