Una seconda possibilità da affrontare con maggior rigore. Gli squali della Champions incontreranno una Roma più forte
Mourinho lo aveva dichiarato in conferenza stampa: “Non vogliamo vincere di nuovo la Conference League”. Retrocedere nella competizione che, qualcun altro qui nella Capitale, definisce dei “perdenti” (e che ora dovrà disputare chissà con quale mentalità) sarebbe stata una figuraccia.
La Roma riesce nel suo obiettivo e riscatta parzialmente il girone di Europa League, guadagnandosi un playoff che regalerà comunque una sfida affascinante. Lunedì scoprirà le possibili avversarie tra Barcellona, Siviglia, Bayer Leverkusen, Sporting CP, Salisburgo, Ajax e Shakhtar Donetsk (la Juventus non si può pescare) e sono già partiti i sondaggi tra i tifosi su chi pescare e chi evitare.
Chi più e chi meno sono tutte avversarie temibili e, vedendo come la Roma ha disputato il suo girone di Europa League, un po’ di apprensione è comprensibile. Tuttavia, i giallorossi si prendono questa seconda possibilità per continuare nella competizione, affrontando i prossimi match con maggior rigore.
Ci sono alcuni aspetti con cui guardare con ottimismo al futuro europeo che attende la Roma a metà febbraio. Tre mesi di tempo dove Mourinho (e qui toccare ferro e fare tutti gli scongiuri del caso) riavrà a disposizione Spinazzola, Dybala e forse Wijnaldum, tre titolari senza considerare eventuali rinforzi nel mercato invernale.
L’asticella si alza e si affronteranno squadre più forti, ma lo sarà anche la Roma che sarà senz’altro un avversario scomodo per gli squali provenienti dalla Champions League.