Una sconfitta totale, un atteggiamento da piccola squadra
Troppo facile trovare le motivazioni nel derby, giocare bene, meglio della Lazio, far vedere di essere una buona squadra, per poi crollare contro il Sassuolo dopo appena sette minuti. Un atteggiamento da piccola squadra senza troppe attenuanti. Tra l'altro a nulla è servita la lezione subita contro la Juventus in Serie A, quando dopo appena 10' la Roma si è trovata sotto 0-2. Ma se contro i bianconeri può capitare (non dovrebbe), contro il Sassuolo è inaccettabile. Una sconfitta totale sia dal punto di vista tattico che della qualità delle giocate. E pensare che all'andata in 33' minuti la Roma rifilò un K.O. tecnico (4 gol) alla squadra di De Zerbi. Tante, troppe le cose da migliorare. Dall'atteggiamento mentale su come ultimamente la squadra approccia al match, all'atteggiamento in campo.
Basta vedere il modo in cui la squadra pressa (o almeno prova) il Sassuolo, agevolando soltanto la manovra avversaria. Ovviamente c'è anche il singolo, perché in troppi commettono errori grossolani, vedi Mancini sui 4 gol subiti, o non entrano proprio in partita con giocate degne di nota, vedi Ünder (uno dei migliori al derby). Se poi ci si aggiunge che un uomo simbolo come Pellegrini lascia la squadra in 10 vs 11 per una doppia ammonizione evitabile a metà secondo tempo... Troppo brutta per essere quella "vera", ma purtroppo l'incostanza è una caratteristica di questa squadra, mai abile di trovare la continuità dei risultati in questa stagione. "Non siamo stati al livello della Serie A". Puntuale nel definire la serata, il nuovo capitano della squadra, Edin Dzeko. Tanto da lavorare per Fonseca e la squadra. Una squadra che non può ragionare sul lungo periodo, ma che deve concentrarsi partita dopo partita, cercando di sconfiggere gli avversari, senza tagliarsi le gambe da sola.