Una sconfitta indolore, ma basta con le sviste arbitrali

Vocegiallorossa.it

Nell’edizione 2016/2017 dell’Europa League, l’allora Roma di Luciano Spalletti aveva battuto 0-4 il Villarreal nell’andata dei sedicesimi di finale, perdendo in maniera indolore nel ritorno per 0-1 con espulsione di Rüdiger. Sette anni dopo, la Roma è protagonista di un’impresa analoga con il Brighton. Qualificazione (questa volta ai quarti) archiviata all’andata con un 4-0 e sconfitta di misura nel ritorno utile solo per le statistiche, con Ndicka out nel turno successivo in quanto ammonito sotto diffida.

Nella conferenza stampa della vigilia, De Rossi aveva dichiarato che si poteva “giocare a pallone anche senza Dybala e Lukaku”. L’argentino è rimasto in panchina per tutto il match, il belga non è proprio partito per un problema all’anca e il risultato è stato che la Roma è rimasta a secco.

In realtà, a segnare ci aveva pensato Azmoun ma Zwayer ha annullato per un gioco pericoloso che ha visto solo lui. Fortunatamente, il secondo errore arbitrale della fase a eliminazione diretta, dopo il mancato rigore concesso a El Shaarawy nel ritorno contro il Feyenoord, non sono stati decisivi ai fini del passaggio del turno. Tuttavia, l’auspicio è che siano anche le ultime sviste perché avere altri “Taylor” sul cammino europeo sarebbe desolante.

Contava solo passare indenni questi 90’ e così è stato. La Roma ha rischiato qualcosina ma, tutto sommato, non ha mai dato la sensazione di capitolare nonostante un altro paio di interventi niente male da parte di Svilar. Per il quarto anno consecutivo, la Roma è tra le prime 8 in una competizione europea e questo basta per sognare e guardare fiduciosi ai prossimi impegni. A prescindere dall’avversario.