Trasformare la delusione di Budapest in rivalsa sportiva. Primo step vincere il girone

19.09.2023 10:11 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Marco Rossi Mercanti
Trasformare la delusione di Budapest in rivalsa sportiva. Primo step vincere il girone
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La prima delle sette gare ogni tre giorni è iniziata in maniera inattesa in senso positivo. Ci si aspettava una reazione da parte della Roma e così è stato, ma sicuramente nessuno avrebbe mai immaginato un roboante 7-0. Un risultato che non ammette repliche e che va preso con le pinze perché la classifica piange ancora, ma che senz’altro potrà dare un’iniezione di fiducia per le prossime partite.

Ora è tempo di pensare all’Europa League con il primo impegno in casa dello Sheriff Tiraspol. Nella mente dei tifosi e dei giocatori c’è ancora la finale di Budapest, amaro epilogo di un sogno sfumato solo ai tiri di rigore, con la rabbia esternata da Mourinho (a proposito, dovrà scontare 4 giornate di squalifica) per l’arbitraggio di Taylor. La Roma, quindi, è chiamata a scendere in campo giovedì con una sorta di ferocia sportiva. L’obiettivo, infatti, è quello di arrivare ancora in fondo per prendersi quello che, immeritatamente, non è stato ottenuto.

Ripetersi non è mai scontato, ma prima di fare voli pindarici c’è un girone da superare e da vincere senza se e senza ma. La Roma deve fare tesoro della passata stagione, dove con il secondo posto ha dovuto superare lo scoglio del playoff contro il Salisburgo per proseguire in Europa League, giocando due partite in più.

Nel postpartita di Roma-Empoli, Mourinho si è lamentato del calendario fitto e per il fatto che la sua squadra non giocherà mai di lunedì nonostante l’Europa League, al contrario dell’Atalanta che disputa la stessa competizione. Per evitare un ulteriore sovraffollamento di match a inizio 2024, dove tra l’altro si disputeranno Coppa d’Africa e Coppa d’Asia (occhio ad Aouar, Ndicka e Azmoun), vincere il girone è fondamentale.

Sheriff Tiraspol, Slavia Praga e Servette non sembrano esami insormontabili, sicuramente non per una Roma al completo ma neanche per una Roma a mezzo servizio. Mourinho ha preannunciato dei cambi per giovedì, ma nonostante ciò la squadra ha il dovere di chiudere quanto prima il discorso qualificazione e primo posto. Budapest è una ferita ancora aperta, ma quella delusione deve essere trasformata in voglia di rivalsa sportiva per la lunga e tortuosa strada verso Dublino. Magari senza allungare il viaggio tramite playoff.