Terremoti

02.12.2022 20:15 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Marco Rossi Mercanti
Terremoti
© foto di Marco Rossi Mercanti

Se qualcuno aveva paura di annoiarsi durante la pausa del Mondiale senza Italia, è rimasto deluso. Ci si aspettava magari un periodo piatto, avaro di notizie o poco più, nella lunga attesa prima della ripresa delle ostilità. In realtà, stiamo assistendo a un’escalation di terremoti – calcisticamente parlando – che hanno improvvisamente ravvivato queste settimane.

Il primo scossone, soffermandoci a vicende più vicine a noi, è stato il caso del “traditore” Karsdorp. Una questione analizzata già ampiamente sulle nostre pagine, argomento anche di un recente editoriale, che vedrà molto probabilmente il suo epilogo nella finestra invernale con l’addio del terzino olandese.

In generale, quando hai in panchina un tecnico come Mourinho, il rischio terremoto è sempre dietro l’angolo. Lo Special One, infatti, non è nuovo a dichiarazioni o atteggiamenti che possano provocare polemiche, reazioni o vere e proprie bufere, un po’ come avvenuto l’anno scorso dopo il 6-1 contro il Bodø/Glimt. Se in quella circostanza il capro espiatorio non era un singolo ma un gruppo di calciatori, questa volta è toccato a Karsdorp subire l’ira del pelide Mourinho.

Passando a questioni extra Roma, un nuovo sisma si è scatenato per un’intervista al veleno di un altro portoghese come Cristiano Ronaldo. Poco prima dell’inizio del Mondiale, infatti, il cinque volte Pallone d’Oro ha sparato a zero contro il Manchester United, criticando aspramente la società, ten Hag e, complessivamente, tutto il trattamento riservatogli, salvando solo i tifosi.

Un terremoto che si è risolto con la rescissione consensuale tra le parti, onde evitare uno scontro legale che non avrebbe fatto bene né ai Red Devils né al calciatore, svincolato di lusso che avrà tempo per scegliere la nuova destinazione (al momento l’Al-Nassr di Rudi Garcia sembra in vantaggio sulla concorrenza).

Da Ronaldo alla Juventus il passo è breve. Proprio mentre l’ex bianconero era in campo con il suo Portogallo contro l’Uruguay, ecco il terremoto improvviso scoppiato a Torino: dimissioni irrevocabili da parte di tutto il Consiglio d’Amministrazione della Juventus. Come un fulmine a ciel sereno, termina l’era Andrea Agnelli, una delle più vincenti della Vecchia Signora, che rischia però di macchiarsi con un’altra pagina nera dopo Calciopoli.

È ancora troppo presto per un processo definitivo alla Juventus. Le questioni in ballo sono molte, dal falso in bilancio, alle plusvalenze, passando per la “carta Ronaldo” e non solo: c’è solo da auspicare che la giustizia faccia il suo corso.

Indirettamente, anche l’Inter ha subìto un terremoto. Il riferimento è al caso Onana, che ha lasciato il Qatar dov’era con il suo Camerun per motivi disciplinari. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto precisamente. Sembrerebbe ci siano state divergenze con il CT Song in merito al modo di giocare dell’estremo difensore, ritenuto troppo “audace” perché spesso si trovava fuori dall’area di rigore, quasi a centrocampo. Secondo altre fonti, invece, Onana avrebbe criticato Nkoulou nella chat di squadra perché preferirebbe un compagno in grado di tenere la linea difensiva più alta.

Una vicenda non chiarissima che, per il momento, ha portato all’allontanamento di Onana. Una questione che andrà risolta ormai dopo il Mondiale, con l’Inter spettatrice quasi imbarazzata perché, come fanno sapere da Milano, il portiere ha sempre avuto un comportamento impeccabile con il club.

Nonostante manchi ancora un mese prima che ricominci la solita routine calcistica, questi terremoti rischiano di catalizzare l’attenzione nelle prossime settimane senza calcio (Mondiale a parte). Sempre che non ci siano nuovi scossoni...