Stavolta la Roma è sfavorita: tocca a De Rossi e al suo studio dell'avversario

11.04.2024 16:46 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L’editoriale di Gabriele Chiocchio
Stavolta la Roma è sfavorita: tocca a De Rossi e al suo studio dell'avversario
Vocegiallorossa.it

Sono passati quasi tre mesi dall’arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma e sono già tanti gli scenari che il neo (ma neanche più tanto) allenatore ha dovuto affrontare. Partite facili in cui rispettare il pronostico, big match di campionato, doppi confronti europei e anche un derby: il ventaglio delle esperienze si è fatto via via sempre più ampio in maniera anche repentina e De Rossi ha fin qui dimostrato di sapersi muovere in tanti contesti diversi, a prescindere dai risultati ottenuti, che comunque restano fin qui soddisfacenti.

Giovedì l’Europa sarà di ritorno (anzi, di andata) e il doppio confronto col Milan sarà uno scenario relativamente nuovo, sia perché un derby europeo è una cosa che alla Roma capita raramente (per fortuna, considerato come sono andati gli altri due), sia perché, più in generale, dopo tanto tempo i giallorossi tornano ad approcciare a una eliminatoria UEFA nel ruolo di sfavoriti, come non accadeva dalla semifinale di Europa League di tre anni fa contro il Manchester United. Non che i giallorossi da lì in poi abbiano affrontato solo avversari semplici, ma nessuno di essi, per un motivo o per l’altro, poteva essere considerato oggettivamente superiore come oggi lo sono i rossoneri, che paradossalmente non sembrano godere di una grande stampa ma che in campionato hanno una marcia più che regolare che permetterà loro di poter concentrare le forze sulle gare europee, visto che la loro qualificazione in Champions League non è ancora cosa fatta solo per la matematica.

Dunque, questi 180 (o, chissà, 210) minuti andranno preparati in modo diverso da altri, ma quello che è emerso da queste prime 15 partite che hanno visto De Rossi sulla panchina della Roma è che, nonostante sia chiara una predilezione del tecnico per un calcio basato sul controllo del pallone, De Rossi ha spesso e volentieri dedicato un grande capitolo della preparazione delle gare all’avversario, studiando dispositivi tattici atti a limitare - o almeno a provare a farlo - le qualità più importanti dell’avversario o comunque aspetti ritenuti pericolosi, come è successo anche nell’ultima gara con Angelino ed El Shaarawy di fatto utilizzati entrambi come terzini per bloccare la fascia destra della Lazio.

In una gara in cui, come detto, la Roma parte indietro nei pronostici, questa capacità potrebbe avere quel doppio valore che non hanno più i gol segnati fuori casa: il primo obiettivo della trasferta milanese sarà quello di tenere viva l’eliminatoria per il ritorno all’Olimpico, vista anche la evidente differenza di rendimento in Europa (perché di Europa si tratta) in trasferta e sul campo amico, e tanto passerà proprio da quanto funzionerà ciò che De Rossi preparerà ad hoc per questa occasione.