Roma mai doma, la necessità di rimanere saldi e centrati
Ricordate il periodo in cui la Roma passava in svantaggio e non rimontava mai? È un ricordo sbiadito, ormai, perché ultimamente i giallorossi riescono sempre a reagire quando subiscono gol. Vincendo o, almeno, arrivando a un pareggio. Dall’ultima gara contro il Ludogorets, alla vittoria contro l’Hellas Verona, passando per il pareggio di Siviglia e per la vittoria di San Siro contro l’Inter. Una Roma che, dopo la vittoria della Conference League, ha acquisito consapevolezza e sicurezza in se stessa. Banalmente, sa di potercela fare. Nonostante le difficoltà, i limiti, i difetti, le giornate storte, sa che comunque ha la possibilità di cavarsela in ogni situazione. Poi, ovviamente, non sempre è così ma la squadra ha ormai assimilato questa possibilità: “Qualsiasi cosa accada in campo, noi siamo in grado di gestirla”. Forse solo la vittoria di un trofeo poteva instillare un seme del genere nel fertile terreno di Trigoria, un terreno da cui stanno nascendo frutti interessanti. Alcuni frutti di stagione, cioè previsti, come le prestazioni di Smalling, Cristante o Pellegrini, e altri fuori stagione, imprevisti, come l’exploit di Volpato (tutto da verificare nel prossimo futuro) o la crescita esorbitante di Ibanez, oltre all’inserimento di Dybala, fermato finora solo dai propri muscoli.
PROVA DEL NOVE – In attesa del recupero di giocatori chiave, quali Dybala, Wijnaldum e Spinazzola, questa grinta può tenere a galla la Roma anche nelle notti più buie. Le difficoltà arrivano adesso: il derby è alle porte e il fatto che ci arrivi molto meglio la Roma non è detto che sia un vantaggio, anzi. I giallorossi dovranno rimanere saldi, centrati come un filo a piombo per non farsi sorprendere dalla voglia di riscatto che la Lazio metterà in campo domenica. Sarà questo il lavoro più difficile che dovrà svolgere José Mourinho.