Reset

20.11.2022 16:10 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Reset

Lo si sapeva da tanto tempo: la stagione 2022/2023 sarebbe stata divisa in due tronconi, una sorta di Apertura e Clausura con una lunga pausa in mezzo, in grado di resettare se non tutto, molto di quello che è stato fatto nella prima parte dell’annata. Le ultime gare della Roma hanno mostrato che i giallorossi avevano bisogno di questa pausa forse più dei loro avversari di classifica, dato che le prestazioni contro Lazio, Sassuolo e Torino, oltre a due soli punti, avevano dato chiari segni di discesa tecnica anche oltre le assenze.

A inizio anno avevamo parlato del vantaggio che aveva la Roma a ripartire da dove aveva concluso, con entusiasmo, una base tecnica collettiva magari non brillante ma consolidata e ovviamente dei nuovi acquisti in grado di far salire il tutto un livello più su. È successo però che quella base tecnica collettiva non ha avuto ulteriori evoluzioni, l’entusiasmo è scemato e i nuovi acquisti, banalmente, si sono infortunati; aggiungi un evidente calo di rendimento degli uomini che hanno trascinato la Roma alla vittoria della Conference League ed ecco che il totale è, probabilmente, minore di quello della partenza, con una classifica che, paradossalmente, è la cosa migliore della squadra di José Mourinho fino a questo momento.

Che l’arrivo della sosta fosse provvidenziale era già un dato di fatto e questo reset tecnico ripristinerà una situazione quasi uguale a quella di agosto. Se a Dybala non accadrà nulla durante il mondiale, il 21 sarà pronto per fare la differenza già da Roma-Bologna, come si attendeva il centrocampista in grado di fare la differenza in estate, lo si attenderà nuovamente adesso - sapendo già la sua identità - e i mancati miglioramenti dal punto di vista collettivo possono ancora essere sanati anche grazie agli innesti

Insomma, si è un po’ tornati alla situazione del precampionato, con “appena” un handicap di 3 punti rispetto al quarto posto e, ovviamente, la contezza delle reali potenzialità tecniche delle avversarie. Il mondiale si gioca in autunno, ma è un po’ come se fosse di nuovo estate: questa volta, però, non ci si potrà appellare a un nuovo reset.