Novanta minuti di gran gioco e 7 giorni su 7 di notizie con Facebook e Twitter

Dal 2008 Presidente dell'Assemblea Capitolina
05.10.2011 16:40 di Marco Pomarici   vedi letture
Novanta minuti di gran gioco e 7 giorni su 7 di notizie con Facebook e Twitter
© foto di Voce giallorossa

Nell’editoriale della settimana scorsa avevo scritto che la Roma era attesa da un banco di prova importante dal momento che occorrevano conferme ai progressi di Parma, contro la reale capolista del campionato, la sorprendente Atalanta di Colantuono.

Questa volta le attese non sono state tradite: la Magica vince e convince, regalando una buona prestazione a tutto il popolo romanista) e rendendo  finalmente visibile il famoso progetto del tecnico asturiano.

Gli 11 di Luis Enrique hanno dominato, creando occasioni, verticalizzando, rinunciando  un po’ a qual possesso palla tanto caro al mister,  riuscendo a diventare costantemente pericolosi sotto porta, cosa che concretamente non era ancora  accaduta fino a sabato scorso.

Questo cinismo, questa concretezza è stata vista anche dal Presidente Thomas DiBenedetto  (prima volta all’Olimpico dopo l’investitura ufficiale), presente allo stadio che, visibilmente soddisfatto, è tornato ai suoi impegni capitolini per definire al meglio il nuovo assetto della società giallorossa.  Assetto che si struttura anche attraverso lo sbarco del club sui social network; la nascita della pagina ufficiale su Facebook (in poche ore migliaia di adesioni), quella su Twitter, i nuovi progetti di marketing ed e-commerce come lo store ufficiale del club on line, e naturalmente il progetto per il nuovo stadio.

Rimangono piccole ombre sul rinnovo del contratto a De Rossi, dove  l’accordo tra le parti sembra sia ancora lontano, e lo stiramento alla coscia destra del capitano, che si sta sottoponendo ad intense sedute di fisioterapia per recuperare il prima possibile. Perché il 16 ottobre c’è la stracittadina e Francesco, assente nelle ultime, non la vuole perdere per niente al mondo, come noi del resto, perché vederlo giocare è sempre uno spettacolo.

Insomma bene così, Luis Enrique chiedeva a noi tifosi che oltre l’affetto voleva sentire la fiducia, gli abbiamo dato anche quella. Ora sta tutto nelle sue mani e in quelle dei nostri giocatori. Noi aspettiamo e stiamo a guardare. Anche perché, nonostante tutto, chi tifa Roma non perde mai.