Niente proclami, niente chiacchiere, niente fronzoli

22.09.2017 12:23 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Niente proclami, niente chiacchiere, niente fronzoli

Verona e Benevento erano le avversarie ideali per risollevare il morale di una Roma incappata nella sfortunata gara contro l'Inter, nel diluvio di Genova e nel pareggio contro l'Atletico Madrid. Le vittorie, oltre a dare punti, servono a dare serenità al gruppo, fattore essenziale nel momento più delicato per la squadra giallorossa. Delicato non per la classifica (siamo all'inizio) ma perché ora la Roma è più debole, dovendo assimilare un nuovo sistema di gioco. Più passano i giorni e più i giallorossi si rinforzano, i meccanismi vengono oliati e si inizia a intravedere una bozza del gioco spumeggiante del Sassuolo, applicato con il maggior tasso tecnico che ha la Roma.

Da sottolineare la grande spinta dei terzini, il solito immenso Kolarov da una parte e Bruno Peres dall'altra, quest'ultimo in crescita in fase offensiva. Bene Gonalons, male Ünder e così così El Shaarawy, alla ricerca del gol che potrebbe dargli più fiducia. Su Edin Dzeko, ormai, poco da dire. Paradossalmente, non sono solo i gol a impressionare. Ha lottato e giocato per la squadra: avrebbe potuto segnare addirittura 6 reti se non avesse preso due legni e se il Benevento non avesse preferito farsi due gol. Negli anni scorsi si è sempre detto che la Roma perdesse punti contro le piccole. Fino ad ora, la marcia dei giallorossi è stata praticamente perfetta, rovinata solo dalla disgraziata gara contro l'Inter. La classifica non sorride anche perché manca la gara contro la Sampdoria (e mancherà ancora per un po') ma, almeno, chi si aspettava un crollo o presagiva una catastrofe è rimasto deluso. Muoversi con cautela e a fari spenti, questo il segreto. Niente proclami, niente chiacchiere, niente fronzoli. Almeno a parole, i giocatori sembrano già aver assimilato la filosofia di Di Francesco. Nel post partita, c'è stata molta concretezza e poco fumo: praticità è la parola d'ordine con il mister che si prodiga nell'evidenziare pubblicamente quasi più i difetti che le qualità, in maniera schietta e diretta, apparendo aperto al confronto e sincero. L'inizio di una nuova era?