Niente di straordinario
Neanche il tempo di gustarsi tre vittorie consecutive (sembrava impossibile riuscirne a ottenere una fino a una settimana fa) che l’ambiente Roma si rituffa in una nuova, gustosa, polemica. A dire il vero, l’incipit lo ha dato direttamente Fonseca che, nell’immediato post gara di Roma-Hellas Verona, ha bacchettato pubblicamente Zaniolo, pretendendo maggiore impegno e aiuto alla squadra da parte del talento giallorosso. Apriti cielo: chi dice che è tutto chiarito, chi afferma invece che questo episodio spingerà il giocatore a lasciare la Roma. Di tutto, di più. Come al solito, d’altronde.
Zaniolo in passato ha subìto l’esclusione dalla Nazionale U21 per alcuni ritardi ad allenamenti e riunioni. Esattamente un anno fa, è stato ripreso pubblicamente anche dal fu Petrachi: “Deve stare con i piedi per terra, perché si perde facilmente il senso della ragione a quest’età. Nell’ultimo periodo si è smarrito, nella prima chiacchierata che ci farò lo ridimensionerò, anche se le cazzate a vent’anni le fanno tutti”.
Niente di sconvolgente, non è un santo ma nemmeno un giocatore ingestibile.
È semplicemente giovane, esuberante e ogni tanto può aver bisogno di una tirata di orecchie. Solitamente, i rimproveri si fanno privatamente e Fonseca lo sa bene. Se si è lasciato scappare lo schiaffo in pubblico, sarà stato un gesto compiuto appositamente per spronare Zaniolo. Nulla che non si sia già visto con tanti altri giovani talenti del passato.
Difficile pensare che questo possa influire sul futuro del giocatore, anche perché Fonseca quando ha potuto l’ha sempre schierato e ha massima fiducia in lui. Se l’ha visto meno attento, concentrato e determinato, ha fatto bene a sottolinearlo. Non è successo niente di straordinario, oltre alla volontà di riempirci di chiacchiere per affrontare il caldo e distrarci dalle preoccupazioni quotidiane.