Lavorare sodo e in silenzio: questa l'unica via
"L'allenatore mi mette solo nel secondo tempo. E' da molto che non gioco una partita intera e non so se sono nei suoi progetti".
Come spesso accade, quando i giocatori stranieri parlano con la stampa del proprio Paese si lasciano sfuggire una parola di troppo. Questa volta è toccato ad Adriano, che si è lamentato di essere sempre schierato nel secondo tempo. Vuole giocare di più. Magari al posto di Totti, Menez, Vucinic oppure al posto di un Borriello che, solo in campionato, ha segnato già sei gol .
La Roma ha fortunatamente un parco attaccanti tra i migliori in Italia, che consente a Ranieri di poter dosare le energie ma soprattutto di poter schierare sempre i giocatori che stanno più in forma.
Categoria alla quale Adriano non sembra al momento appartenere.
Al momento, è chiaro, anche perché la stagione è ancora lunghissima e l'agenda fitta di impegni costringerà il tecnico romano a ruotare i suoi uomini.
Come accaduto per esempio a Palermo. Contro i rosanero, nella ripresa, Ranieri ha buttato nella mischia anche Baptista per cercare di riacciuffare il risultato. Mancavano Vucinic, Okaka e Adriano, non convocato per i postumi di una sindrome influenzale e per un problema alla caviglia.
Non è la prima volta quest'anno che l'Imperatore è costretto a dare forfait a causa di molteplici problemi fisici, che ne hanno minato la preparazione.
Lavorando sodo, a testa bassa e in silenzio, in futuro ci sarà sicuramente spazio per lui ma non finché non sarà fisicamente recuperato.