La solita Roma, il solito Dybala. Mourinho che ne ha per tutti e si coccola Zaniolo
La Roma che passa ai quarti di finale non fa notizia. La Roma che è quasi tutta nei calci piazzati di Pellegrini e nelle tecnica di Dybala non fa notizia. A fare notizia è quasi sempre Mourinho che, in conferenza stampa, dopo tanto tempo, è stato un fiume in piena tra critiche, consigli, non risposte e risposte sibilline.
Un passo indietro, perché prima c'è stato il campo che ha confermato una squadra che, nel bene e nel male, fa restare aperta la gara per 90'. Quando c'è da rimontare, come quando c'è da chiudere il match. Ecco che, quando neanche dopo aver collezionato 16 angoli e sfruttato una delle armi migliori del club, la partita non si riesce a sbloccare, per evitare i tempi supplementari, dopo aver già perso Pellegrini per noie muscolari nel primo tempo, la Roma si è dovuta aggrappare, come spesso capita al talento di Dybala. 1-0 col solito brivido finale, ma appuntamento al 1° febbraio contro Napoli o Cremonese nei quarti della competizione.
Lo show, anche qui, come spesso capita, sta nella conferenza stampa di Mourinho. Lo Special One, tolti i ringraziamenti per la federazione Portoghese che lo voleva riportare "a casa", ha cominciato dapprima sfondando la Coppa Italia come competizione, per poi pian piano andare ai temi caldi in casa Roma. In ordine d'importanza, il fatto che questa squadra non può permettersi di giocare 3 competizioni contemporaneamente e di conseguenza la risposta al GM Pinto che aveva detto, nel prepartita, di aver allestito una squadra da Champions. Infine l'attacco, diretto a Candela, reo, secondo Mourinho dei fischi riservati a Zaniolo.
Viene archiviato così l'ottavo di finale di Coppa Italia. Adesso la testa, con ovviamenti gli strascichi polemici di cui si parlerà fino a domenica, è al match, si spera, con la Fiorentina.