La quiete prima del caos e le voci sull'addio di Monchi

La quiete prima del caos e le voci sull'addio di Monchi
giovedì 28 febbraio 2019, 13:00Editoriale
di Alessandro Carducci
fonte L'editoriale di Alessandro Carducci

Sono giorni di calma. Giorni di tranquillità, apparente serenità.
Come quando si sorseggia un drink su una spiaggia, osservando lo sciabordio lento e inesorabile dell’acqua, pur sapendo che, nei giorni seguenti, il mare si agiterà impetuosamente.
Quella sensazione di calma, sapendo che qualcosa sta per accadere.
Una settimana e la Roma capirà molto del suo futuro
: prima lo scontro diretto contro la Lazio, che potrebbe se non eliminare almeno distanziare una diretta concorrente dall’El Dorado della Champions. E poi proprio il dentro fuori dalla massima competizione europea con il Porto.
In una settimana, la stagione della Roma potrebbe gonfiarsi come una vela con il vento a favore o sgonfiarsi e rimanere ferma. O peggio, rischiando di affondare.
Il tutto mentre crescono le voci su un possibile addio di Monchi a fine stagione, con Di Francesco in bilico e aggrappato ai risultati.


Il predecessore dello spagnolo, Walter Sabatini, è stato attaccato e spesso insultato.
Incompetente è stato per lungo tempo il termine più carino usato dalla piazza, e da alcuni addetti ai lavori, per descriverlo.
E ora alcuni lo rimpiangono.
Credere che un eventuale successore di Monchi arrivi con una valigetta carica di soldi, promettendo di tenere tutti i migliori, è più utopistico rispetto al credere di poter risanare il debito pubblico italiano.
Prima di indurre il ds spagnolo a mollare, bisognerebbe fermarsi, respirare e pensare. Pensare molto bene.