L'alba di una nuova era

22.05.2024 22:10 di  Alessandro Carducci   vedi letture
L'alba di una nuova era
Vocegiallorossa.it

A parte la proprietà, negli ultimi mesi è cambiato tutto in casa Roma. Un anno fa è sbarcata a Roma Lina Souloukou, donna dai modi gentili ma risoluta nel condurre la Roma in acque sicure. Successivamente, hanno salutato Tiago Pinto e Mourinho. È arrivato Daniele De Rossi, uomo dal cuore romanista, dall’intelligenza acuta ma anche lui risoluto a sufficienza per navigare in acque a volte solo apparentemente calme ma, in realtà, insidiose e tempestose, come quelle romane.
Ora arriverà Florent Ghisolfi e scopriremo come riuscirà ad ambientarsi in questa città: vedremo se sarà lui a portare qualcosa alla Roma o se sarà la Roma a modellarlo, fagocitarlo e digerirlo, come succede con quasi tutti quelli che passano da queste parti.

L’ALBA DI UNA NUOVA ERA – La certezza è che il sole sta per sorgere su un’altra rivoluzione giallorossa. Una rivoluzione, come detto, iniziata un anno fa e che ha visto, in pochi mesi, cambiare tutte le figure più importanti di una società, ad eccezione della proprietà. L’aria che si respira è di un cambiamento che coinvolgerà anche la rosa. Sembra essere giunta al termine l’era dei grandi nomi, presi in prestito, presi a zero, con problemi fisici o da motivare nuovamente. E il mercato di gennaio è stato un antipasto, con l’acquisto di Baldanzi pagato in soldoni, giovane di prospetto, che è diventato di proprietà della Roma. L’indirizzo è quello, con alcune cessioni, alcuni giocatori a cui scadrà il contratto o che non saranno riscattati, e parecchi ruoli da rinforzare, dagli esterni all’attaccante, visto che Lukaku non rimarrà e che il futuro di Dybala non è ancora chiaro. Senza contare gli interventi a centrocampo e in difesa, ovunque in pratica, con la necessità anche di costruire una panchina all’altezza perché con i soli titolari, se pur forti, non si va molto lontano. L'estate sarà molto calda, con De Rossi sicuramente protagonista. Non sappiamo se le sue telefonate avranno lo stesso potere persuasivo di quelle dello Special One, ma certamente il tecnico giallorosso ha le idee molto chiare su cosa fare. E già questo è un punto a suo favore.