Interessi personali e baci sulla maglia: ecco i calciatori

26.10.2010 09:00 di Emanuele Melfi   vedi letture
Interessi personali e baci sulla maglia: ecco i calciatori
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Dove siete finiti?

Ce lo domandiamo tutti, tifosi e addetti ai lavori. La Roma sembra non esserci più, sembra essersi dissolta nel nulla. Il sottoscritto ha avuto modo, attraverso le colonne di Vocegiallorossa.it, di esporre il proprio dissenso verso quella corrente di pensiero che vedrebbe mister Ranieri come unico responsabile (e "artefice") di questo amarissimo inizio di stagione. A Parma - come capitato anche in altre occasioni - l'allenatore romanista ha sbagliato ancora una volta i cambi sostituendo in un sol colpo Totti e Vucinic abbassando paurosamente il baricentro della squadra. Borriello, che nella prima parte di gara aveva avuto qualche palla giocabile grazie a Francesco Totti, nella ripresa ha assistito, inerme, al primo pareggio stagionale ottenuto in trasferta. Una domanda sorge spontanea: e se il tecnico fosse palesemente in confusione proprio perché ha capito, da allenatore navigato qual è, che più di qualche giocatore non lo segue più o, meglio, antepone interessi personali al bene della società dalla quale viene pagato? Ranieri sembra entrato nell'ordine di idee di provarle tutte, di provare a mischiare le carte inserendo anche un Julio Baptista che in estate avrebbe venduto anche all'ultima squadra di Lega Pro. A fine gara ho sentito parlare di bicchiere "mezzo pieno": Pradè - che stimo e ammiro - cerca di fare quel che può gettando acqua sul fuoco, ma certe cose ai tifosi forse sarebbe meglio risparmiarle.

Dei calciatori e dei loro atteggiamenti poco trasparenti non c'è da fidarsi. Bravi, onesti e gentili quando le cose sembrano andare per il verso giusto, voltagabbana senza pietà quando c'è da compattarsi per raggiungere qualche scopo personale. Altro che amore per la maglia, altro che baci sulla lupa capitolina. E in tutto questo marasma di lotte interne per piccoli interessi personali, gli unici a rimetterci, assistendo impotenti al declino di questa squadra, sono sempre loro: i tifosi.