Iniziata la partita
Fischio di inizio: è iniziata la lunga partita a scacchi che porterà alla definizione della questione Zaniolo. Le dichiarazioni del suo agente a La Gazzetta dello Sport hanno acceso i riflettori sulla vicenda, dando il via al match dopo un lungo pre partita fatto da tante indiscrezioni e pochi, pochissimi, fatti.
COSA HA DETTO – Possiamo riassumere in due brevi punti le parole di Claudio Vigorelli. Innanzitutto, l’agente ha fatto capire che è la società a non voler ancora parlare del rinnovo (“siamo d’accordo che a questo punto parleremo del rinnovo più avanti, quando la dirigenza lo riterrà opportuno”), come tra l’altro trapelato più volte sulla stampa.
Secondo punto: le cifre. Pur non facendo numeri, Vigorelli ha fatto capire con molta chiarezza la situazione (“La Roma ha dato a Nicolò una valutazione importante l’estate scorsa, noi andremo a trattare un ingaggio sulla base del valore che la stessa dirigenza ha comunicato al mercato”). Tradotto in numeri: la richiesta di 4 milioni di cui si parla da tempo non si discosterà molto dai numeri reali.
TOCCA AI FRIEDKIN – Il fischio di inizio è, quindi, ufficialmente avvenuto. Zaniolo ha fatto la prima mossa, muovendo il primo pedone, e ora tocca alla Roma. Difficilmente, il club si esprimerà a parole ma dovrà, nei fatti, prendere posizione nelle prossime settimane. Certamente, Vigorelli ha fatto capire che se ancora si parla di fuffa, e non di contratti firmati, non è a causa del giocatore, non è perché Zaniolo non vuole sedersi a parlarne.
DOMANDA – La questione, quindi, sorge spontanea. Fa bene la Roma tergiversare e ad aspettare la fine della stagione, quando Zaniolo sarà a un anno dalla scadenza? Sappiamo bene che, a poco più di un anno dalla scadenza, più passa il tempo e più i giocatori acquisiscono forza contrattuale.
Dall’altra parte, è pure vero che la Roma ha coccolato e aspettato Zaniolo durante i suoi infortuni e la società si aspetta, quindi, che il giocatore non forzi la mano e sia riconoscente alla proprietà. Non è nemmeno sbagliato capire se Zaniolo farà il definitivo salto di qualità, dato che, al momento, è in un limbo in cui mostra, a tratti, ciò di cui è capace senza però esprimere il suo pieno potenziale.
Neanche a farlo a posta, pochi giorni fa Totti è intervenuto senza fare zero a zero, anzi: “Zaniolo? Gli manca la testa giusta per prendersi la Roma. Esistono le categorie nel calcio. C'è il giocatore bravo, il campione e il fenomeno. L'importante è credere in se stessi e imparare a crescere prima fuori dal campo, questa è la chiave”.
MOSSE – Le prossime mosse saranno, quindi, molto delicate. Da una parte, la volontà della proprietà di capire come evolverà la stagione di Zaniolo e la sua crescita. Dall’altra, il pressing del giocatore per definire il prima possibile la situazione, con il contratto in scadenza nel 2024. Tra questa situazione e quella di Smalling, sarà una primavera caldissima per Tiago Pinto, c’è da scommetterci.