In serate come questa ancor più fieri di tifare Roma

02.05.2010 23:46 di  Giulia Spiniello   vedi letture
In serate come questa ancor più fieri di tifare Roma
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Credo di poter interpretare il pensiero di molti tifosi giallorossi dicendo che in serate surreali come quella vissuta stasera allo stadio Olimpico dove andava in scena Lazio-Inter, ci si sente ancora più fieri di tifare per la Roma.

Biancocelesti costretti a tifare contro la propria squadra, allo stadio con le sciarpe dell'Inter, fischiare contro i propri giocatori che provavano a fare un tiro verso lo specchio della porta di un inoperoso Julio Cesar. L'Inter ha avuto in Muslera, autore di tante parate, l'unico ostacolo serio all'Olimpico; un Olimpico più affollato del solito rispetto alle gare casalinghe della squadra di Lotito, i supporters laziali (ma chiamarli supporters non è esagerato?) hanno pagato il prezzo del biglietto per andare ad esultare ai gol subiti per mano dell'avversario. Ma quale tifoseria riuscirebbe ad arrivare a tanto pur di non vedere i concittadini romanisti vincere lo scudetto? Tutta l'Italia ha assistito alla performance di coloro che erano sugli spalti ma anche a quella dei giocatori in campo. L'atteggiamento di quelli che dicono di tifare Lazio se lo attendevano tutti ed era stato ampliamente preannunciato: ma dai calciatori ci si sarebbe atteso certamente più orgoglio e più dignità. Una nota su tutte: non c'è stato un fallo dei laziali ai danni degli interisti dopo il quale i primi non siano andati a scusarsi con i secondi dandogli la mano o il cinque. Va bene il flair play, ma almeno le scuse in occasione dei falli potevano risparmiarsele.

Ma tant'è: rimane la soddisfazione di vedere una squadra che a 5 punti della serie B riesce a non fare un tiro in porta e vedere i suoi tifosi che ne godono. Per i romanisti è goliardicamente una soddisfazione che si tramuterà in sfottò da qui ai prossimi mesi, e c'è da giurarci, ai prossimi anni: ma il calcio italiano agli occhi degli spettatori di tutto il mondo, ne esce infangato, regalando dopo Calciopoli un'altra triste pagina. Come spiegare a livello internazionale che si tratta di un'anomalia di un'unica tifoseria che non ha mai avuto un'identità e che vive un complesso di inferiorità che si porta dietro sin dalla sua nascita? Come spiegare che si tratta solo di tifo contro e di invidia verso la squadra della stessa città molto più blasonata e protagonista questa stagione di una calvacata a dir poco spumeggiante che l'ha portata in cima alla classifica e a cui nel corso della campionato hanno regalato ben 6 punti grazie ai derby persi? Come spiegare un 5 maggio di alcuni anni fa a cui prima o poi bisognava "pagar dazio"?