In mezzo alle montagne

10.10.2019 18:55 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
In mezzo alle montagne

Spesso si usa la metafora della strada per parlare di un percorso tecnico di una squadra: una strada dritta, o piena di curve, o oscura, o misteriosa, o altro. In queste ultime tre settimane, Paulo Fonseca si è trovato a guidare un pullman da poco messo a punto e con qualche pezzo da sostituire in mezzo alle montagne, una strada che oltre a essere naturalmente difficile da percorrere è anche ricca di buche, ostacoli imprevisti, deviazioni inaspettate, che rendono ancora più complicato avanzare. Bologna, Lecce e adesso Roma-Cagliari: sfortuna o no che sia (e lasceremo ad altre platee i dibattiti su questo) i giallorossi sono da quasi un mese costretti, già giocando al di sotto delle loro possibilità a causa degli infortuni, a dover essere più forti degli episodi contrari. E a volte non basta neanche il carattere fatto vedere nelle prime due occasioni: la Roma ne ha messo in campo anche oggi (a dispetto di chi dice che i giallorossi non ne abbiano…) e aveva fatto abbastanza, nonostante tutto, per portare a casa i tre punti, confermando miglioramenti sul piano difensivo e producendo a sufficienza (non molto) davanti, specialmente nel secondo tempo.

Tre punti che non sono arrivati, volendo escludere fattori esterni, per un’ingenuità individuale, quella di Mancini, che ha ulteriormente aumentato la pendenza della strada e per altri errori di misura, sottoporta e non, che non hanno permesso ai giallorossi di concretizzare la differenza di mole di gioco tra le due squadre. Un trend che va avanti ormai da qualche partita: da dopo Bologna non è mai arrivato più di un gol a gara, un fatto inaspettato se si pensa alle premesse con cui la stagione era cominciata. E, come ogni caso in cui l’esito della partita è inficiato da elementi non controllabili, è ancora più difficile analizzare con criterio cosa è andato e cosa no. Un altro ostacolo sulla via che porta alla prossima gara, che si giocherà dopo la sosta della Serie A per le nazionali: un altro tratto di strada di montagna, altri tornanti su cui guidare sperando che le partite di qualificazione non diventino altri possibili motivi per dover fare ulteriori riparazioni a un pullman sempre più sgangherato (KO anche Diawara, problemi per Džeko), e con dei passeggeri che rischiano di essere non più così entusiasti di questo viaggio.