Il vero nemico
Telecamere in HD e relativi insulti al presidente. La Cina è vicina per Nainggolan. La clausola (con conti approssimativi) di Pellegrini pagata dalla Juventus. Strootman e Palmieri in Premier. Alisson oggi qui, domani chissà. Neanche Axl Rose coi suoi Guns N' Roses riuscirebbe a cantare una sorta di Civil War, come quella impazzata sulla piazza giallorossa in questi giorni. Per fortuna i viaggi alle Maldive son finiti e a suon di doppie sedute la squadra è tornata a pensare al campionato. Già, la Serie A. Forse serve un piccolo "nelle puntate precedenti" per rinfrescare la memoria, visto che quando il calcio giocato va in pausa, comincia il gioco delle figurine in chiave calciomercato, va fatto. Purtroppo abbiamo lasciato una Roma appannata, in crisi di gioco, di gol e soprattutto di punti. La vittoria manca dal 16 dicembre contro il Cagliari.
Prima e dopo il pareggio a Verona, l'eliminazione dalla Tim Cup, l'urlo del gol di Schick a Torino rimasto in gola, il pari beffa contro il Sassuolo e la desolazione di Roma-Atalanta. La vetta distante -12*, il sorpasso in classifica subito dalla Lazio sono stati il colpo finale. L'esaltazione dei mesi precedenti ha portato alla rabbia di non trovare il gol prima, alla delusione di averci creduto per poi ritrovarsi senza niente in mano, anche questa stagione, poi, il tutto sfociato nel caos. Basta! Inutile discutere l'un l'altro, creare fazioni pro/contro quel determinato calciatore, pro/contro Pallotta, tirare la volata alla cessione di quel calciatore o quell'altro, per poi magari contestare la società perché poi costretta a cedere in caso di mancata qualificazione Champions. Il campionato non è finito. Il nemico non è interno ma, calendario alla mano, ha un nome Inter, un volto ben preciso, che conosciamo benissimo, il volto di chi ha preferito sposare un progetto ritenuto migliore di quello giallorosso attuale, di chi è passato dal "The Roma Way", "Famo 'sto stadio" ai soldi cinesi: Luciano Spalletti. "Lucianone" può essere un catalizzatore e far incanalare tutti i sentimenti negativi che hanno circondato squadra e società in questo periodo e avere, questa volta sì, la figura del "normalizzatore", ovvero far ritrovare, spinti da una voglia di rivalsa nei suoi confronti, alla Roma la propria forza. Quale partita vi è rimasta indigesta nel girone d'andata, la partita che avreste voluto rigiocare e che se la fosse stata rigiocata altre 10 volte, in 9 occasioni la Roma avrebbe portato a casa i 3 punti? È Roma-Inter. I pali, il VAR non consultato, il tracollo finale, Spalletti trionfante all'Olimpico sulla panchina neroazzurra. Inutile continuare a polemizzare, sospendere le critiche fino a domenica sera (poi magari, giustamente, saranno più aspre di prima), il nemico non è di casa a Trigoria. Il nemico è alle porte e va battuto per 3 punti importantissimi, sinonimo di rinascita.