Il risveglio di Destro, la longevità di Perrotta, Tachtsidis l'unico a verticalizzare
Un tempo per mostrare la vera Roma: questa volta è quello giusto, il secondo, che consente ai giallorossi di rimontare e battere il Siena. Nel segno di Mattia Destro, autore di una doppietta proprio contro i suoi ex compagni.
La squadra di Zeman completa il tris di vittorie post derby, un segnale importante anche perché, nella giornata in cui vincono quasi tutte le grandi, un passo falso sarebbe stato letale nella corsa alla Champions League, rimasta a -5
Una prima frazione a ritmo basso, da buttare o quasi, una ripresa convincente anche per riscoprire, oltre alla ritrovata vena di Destro (tre reti in due gare) la longevità di Perrotta, subentrato nel finale e autore del diagonale vincente, al termine del lungo assedio romanista
Una Roma guidata dal solito inesauribile Totti e da un Pjanic che, causa forfait in extremis di Osvaldo, è costretto a fare l'’esterno alto di destra . Esperimento non perfettamente riuscito all’'inizio, ma via via rivelatosi decisivo, anche per le doti del bosniaco di trovarsi una posizione atipica a supporto di Totti nella creazione del gioco. Alle loro spalle, Tachtsidis in regia, come dice Zeman, è l'unico a verticalizzare e infatti ha il merito di inventare l’'azione che porta al pareggio e alla riscossa di una Roma rinata in queste ultime tre settimane di campionato.
Anche la difesa, nonostante il gol preso su angolo nel primo tempo, ha concesso pochissimo alla formazione di Cosmi, con Marquinhos e Castan molto attenti, al pari di Piris e Balzaretti sulle fasce. Il Siena al Franchi mai aveva subito così tanto, neanche contro i campioni d’Italia della Juventus.
E l’attacco giallorosso, non solo nei numeri, funziona davvero bene: è il migliore della serie A con 34 reti, nonostante l’altra assenza pesante di Lamela. Ma il risveglio di Destro è una bella notizia per il tecnico boemo, in vista della gara di sabato prossimo con la Fiorentina, dove anche l’argentino potrebbe rientrare.
Un trittico vincente, mai riuscito a Zeman neanche nella gestione romanista precedente, essenziale per accrescere l’autostima finora mancata a Trigoria. La sfida di sabato prossimo alla viola del super ex Montella può rappresentare per questa Roma un trampolino decisivo verso l’Europa che conta, anche se il cammino, dopo appena 15 giornate, è ancora molto lungo.