Il popolo giallorosso colora Riscone di Brunico

27.07.2010 00:00 di  Greta Faccani   vedi letture
Il popolo giallorosso colora Riscone di Brunico
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Il popolo giallorosso è stato uno dei protagonisti di questo ritiro a Riscone di Brunico che si concluderà domani, quando, dopo aver giocato l'amichevole contro l'Ali Sadd Sportclub Qatar a Bolzano, la Roma rientrerà nella capitale. In massa si sono riversati tra le montagne di questo piccolo paese per sostenere la squadra che, tra poco meno di un mese, sarà impegnata nella prima grande sfida della prossima stagione: la Supercoppa a Milano contro l'Inter.
Girando per le stradine del paese altoatesino, è stato facile trovare gente con le magliette giallorosse, tifosi in trasferta organizzate dai vari Roma Club o semplici amanti di questi colori arrivati non solo dalla capitale stessa, ma anche dal resto d'Italia, perché il tifoso romanista, per quanto se ne dica, è davvero ovunque ed è sempre il primo a far festa, a manifestare la propria fede.
Si cerca sempre un contatto con i giocatori e la squadra, a più riprese, conferma quanto sia importante avere tifosi al seguito: “La gente è sempre pronta e disponibile, ci stanno vicino è bellissimo, sono innamorati della squadra e fa piacere. Li onoreremo in Italia e all'estero”, le parole del Capitano oggi, intervistato da Roma Channel.
E così per due settimane, Riscone si è tinto di giallo e di rosso: ragazzi, famiglie, giornalisti e personaggi famosi hanno invaso questo tranquillo paese come prova d'amore nei confronti della squadra. La vita del giovane tifoso in ritiro è scandita da orari precisi: sveglia prestissimo, allenamenti mattutini, pranzo e qualche giro negli splendidi posti che solo in montagna si possono trovare.

Al pomeriggio altra seduta di allenamento poi di corsa verso la cena, che in questi luoghi è servita molto presto, proprio perché la giornata inizia praticamente all'alba.
Tante le manifestazioni per accoglierli, forse più dello scorso anno, in cui comunque si è fatto tanto. Spesso c'erano occasioni di ritrovo alle quali partecipavano i giocatori o qualche loro rappresentante, perché è questo che la gente vuole, è questo che ci rende unici. Certo, non deve essere stato semplice entrare nelle abitudini locali senza stravolgerle. Si sa che ogni luogo ha le proprie usanze ed è giusto preservarle, magari cercando di venirci incontro quanto possibile, cosa che qualcuno sicuramente ha saputo fare, rendendo il soggiorno a seguito della squadra piacevole e rilassante, prima di entrare nelle metropoli caotiche dove tutto è a portata di mano.