Il mercato delinea la Roma che verrà

19.09.2020 07:50 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Il mercato delinea la Roma che verrà

Con l’arrivo di Kumbulla la Roma vara la linea verde, anzi verdissima, per quanto riguarda la linea difensiva. Venti anni l’albanese, ventuno Ibanez, ventiquattro Mancini, il più vecchio della truppa, sempre in attesa dell’avvento di Smalling. Oltre alla giovane età, un altro punto fa riflettere e indirizza la stagione giallorossa: dopo l’amichevole di Cagliari sentivamo che la “diritta via era smarrita”. Difesa a tre o quattro? La gara contro i sardi aveva fatto ripiombare il mondo Roma al pre lockdown. Mascherine e tifosi a parte, eravamo tornati a gennaio con la squadra di Fonseca in campo con il consueto 4-2-3-1. Nelle scorse settimane, la strada tracciata era stata quella della difesa a tre, nonostante la conclamata preferenza del tecnico verso il 4-2-3-1.

L’amichevole di sabato scorso, invece, ci ha lasciato un interrogativo fastidioso che il mercato può aiutarci a dissipare. Fonseca ha ammesso che durante la stagione i due sistemi di gioco potranno alternarsi ma la difesa della Roma, al momento, sembra suggerire una prevalenza per il sistema a tre.
Mancini a Bergamo ha giocato con quel sistema di gioco e, a Roma, a parte la parentesi a centrocampo ha fatto vedere le cose migliori quando la Roma è passata a tre (e ha iniziato a pressare e a difendere in avanti). Ibanez ha giocato nella sua breve carriera quasi sempre a tre e Kumbulla è appena reduce dal sistema a tre dell’Hellas Verona, pur avendo le caratteristiche fisiche per giocare anche a quattro. Una prevalenza netta, con Smalling che si è disimpegnato bene lo scorso anno a tre e con Jesus che, per caratteristiche, renderebbe meglio proprio con la difesa a tre. Insomma, la diritta via sembra essere ritrovata anche perché questo sistema di gioco consentirebbe a Karsdorp di mostrare le sue qualità offensive, avendo meno responsabilità nella propria metà campo, mentre Spinazzola abbiamo già visto cosa può dare in fase offensiva.
Con le cessioni di Ünder e, auspicabilmente, quella di Kluivert andrebbero via i giocatori che più hanno da perdere da questo sistema di gioco e ogni tassello sembra andare così al suo posto.