Il Blues della Roma: si alza l'asticella, l'obiettivo diventa vincere il girone
"Some will win, some will lose, some were born to sing the blues". Questa strofa cantata dai Journey racchiude una filosofia ben chiara, applicabile a tutto, soprattutto al calcio. C'è chi vince, chi perde e c'è chi riesce cantare un genere intimo, un qualcosa che riesci a tirare fuori da dentro te, come il blues. Il gancio con la vittoria della Roma contro il Chelsea, i Blues, appunto, è presto fatto. Doppio El Shaarawy e Perotti: 3-0 senza appelli per gli uomini di Conte e giallorossi in testa al Girone C, con un piede e mezzo agli ottavi di finale (l'unica soluzione che vede eliminata la Roma è quella di una doppia sconfitta nelle restanti 2 gare, vittoria del Chelsea contro il Qarabag e doppia vittoria dell'Atletico Madrid). Una vittoria che nasce subito dopo il 2-0 siglato da Hazard nella gara dello Stamford Bridge. In quell'occasione, dopo un primo tempo dominato a tratti, la squadra di Di Francesco si è ritrovata con un doppio svantaggio, in casa della testa di serie del girone. A volte perdi, a volte vinci. Era già successa una cosa del genere in casa contro l'Inter. In altre circostanze, le precedenti "Rome" avrebbero o sbracato o perso la bussola.
Questa Roma è diversa. Dopo quel gol è scoccata quella scintilla dentro di sé, ha capito di poter giocare alla pari contro i campioni d'Inghilterra e ha trasformato in un paio di settimane quel rammarico di una vittoria in rimonta da sogno, in una consapevolezza nei propri mezzi che le ha permesso di stravincere in casa. Ora però bisogna continuare a crederci. Il primo posto momentaneo in Champions dev'essere un punto di partenza e non, come spesso accade, adagiarsi sugli allori. Non si è vinto ancora nulla. In Serie A la vetta è ancora lontana, in Europa finalmente la Roma ha iniziato a far parlare di sé, ottenendo vittorie che portano prestigio e soldi nelle casse della società (4,2 milioni incassati in 4 gare con i premi partita della UEFA). Anche perché, se al momento del sorteggio era un miraggio riuscire a passare in un gruppo con Chelsea e Altetico Madrid, adesso non solo è un dovere, ma è un obbligo giocarsi il tutto per tutto al Wanda Metropolitano, quando affronterai i Colchoneros sapendo già il risultato di Qarabag-Chelsea, cercare di vincere il girone per ottenere un ottavo di finale più abordabile: un conto è affrontare Basilea, Spartak Mosca, Siviglia, Shaktar Donetsk o RB Lipsia; un conto è pescare le vincenti degli altri gironi come Man UTD, Real Madrid, PSG, Barcellona, Liverpool, Manchester City. In Europa il più è stato fatto. Di Francesco ora dovrà esser bravo a riportare tutti con i piedi per terra, concentrandosi sulla gara contro la Fiorentina. L'unica cosa che bisogna fare è continuare la stagione sulla strada che si è iniziata a tracciare, evitando di commettere l'errore di smettere, anche solo per uno spezzone di gara, di credere nelle proprie potenzialità.