Grandi con le piccole
Se una legge non scritta del calcio recita che "gli scudetti si vincono con le piccole", quando le possibilità di aggiudicarsi il tricolore sono pari a zero, per ovvi motivi, almeno il quarto posto Champions va conquistato, soprattutto, contro le squadre così dette di provincia. Atalanta, Chievo Verona, Bologna, SPAL, Udinese. Su 15 punti in palio, la Roma ne ha conquistati soltanto 2. Facendo pura aritmetica, calcolando che sono 5 i punti di svantaggio dal Milan quarto in classifica, si capisce bene, quanto, con tutti i problemi che hanno caratterizzato la stagione giallorossa da Torino-Roma a oggi (modulo, inserimento dei nuovi, infortuni) si sia sprecato. Un discorso da fare per la Serie A, forti della qualificazione agli ottavi di finale di Champions, competizione più prestigiosa, ricca, sentita. Udinese, Real Madrid, Inter: 2 sconfitte e 1 pareggio. Tuttavia l'ago del barometro dell'umore a Trigoria e della piazza romana segna un nuvoloso con possibili schiarite. La pressione, dunque, è diminuita. Niente più ultimo appello per Di Francesco. La nave va avanti con lo stesso capitano.
Andare avanti. Già, perché il vero problema è stato questo. Tra giorni di burrasca e di bonaccia la squadra è sembrata una sorta di pedina al Gioco dell'Oca: avanti massimo per 4 caselle (striscia di vittorie consecutive da Roma-Frosinone a Empoli-Roma), per poi ricominciare dall'inizio, o quasi. Il discorso è: trovare le motivazioni contro Real Madrid, Inter o in una gara come può essere stata il derby vinto contro la Lazio, è abbastanza semplice, anche con una rosa decimata. Un qualcosa che, a una squadra il cui obiettivo è la Champions League, non può bastare. Giocare alla pari o meglio di top club, per poi lasciare loro la posta in palio, cercando di trovare il buono in un match, è un discorso che può andar bene per una delle squadra di cui sopra, con cui Di Francesco e i suoi hanno lasciato punti, che si presenta all'Olimpico. Per questo, a partire dalla gara della Sardegna Arena, contro il Cagliari, la Roma è chiamata a essere grande contro una piccola. Grande significa 3 punti, bastano, servono soltanto quelli al momento, vedi il match contro l'Empoli. Essendo grandi contro le piccole significherebbe fare 12 punti su 15 a disposizione da qui a fine anno (Cagliari, Genoa, Sassuolo, Parma più l'eventuale bonus Juventus), punti da cui ripartire per la seconda parte della stagione.