Fari puntati sullo Special One

José Mourinho è un one man show. In carriera, è sempre stato abituato ad avere gli occhi addosso, un po’ per la maniera schietta che ha di dire le cose, un po’ per sviare le attenzioni da altri argomenti, per proteggere la squadra. Qualunque sia il motivo, Mourinho ha fatto sempre parlare di sé, in un senso o nell’altro, bene o male. Non è tipo da fare zero a zero, né da passare inosservato.

LE QUESTIONI DA RISOLVERE - E sarà sempre di più così, nei prossimi mesi: tra il caso Karsdorp, ancora pendente, la volontà del Portogallo di averlo alla guida della Nazionale e le presunte garanzie che lo Special One chiederebbe, a fine anno, per continuare ad allenare la Roma si scriveranno fiumi di inchiostro sul tecnico lusitano. Tutto sommato, questa eccessiva attenzione nei suoi confronti può non dispiacergli, dato che annacqua i discorsi sulla squadra o sui risultati.

FUTURO - Ora si ricomincia a fare sul serio. Inizia il secondo tempo del campionato e gli obiettivi sono sostanzialmente due: arrivare più in là possibile in Europa League e conquistare il quarto posto, che significherebbe avere più soldi e più possibilità di investimenti, che aiuterebbero ad avere quelle garanzie che servono a Mourinho per puntare in alto.
Difficilmente, quindi, si saprà qualcosa di più sul futuro del portoghese prima di fine anno, prima di capire in quale posizione finirà la Roma in campionato e quali saranno, quindi, le aspettative per il prossimo anno.