Eppur non si muove...

03.02.2019 17:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Eppur non si muove...

Si è da poco conclusa la sessione invernale di calciomercato, ma Monchi, in realtà, aveva già tagliato 24 ore: “Le soluzioni non sono nel mercato”. Benissimo: tutto sommato, una classifica che vede la Roma a una sola lunghezza dal quarto posto, con 6 punti virtualmente in tasca regalati a Chievo, Cagliari e Atalanta, pur con tutti i suoi problemi di gioco (e senza contare altri 9 punti, quelli persi contro Bologna, SPAL e Udinese, squadre ampiamente alla portata dei giallorossi), dimostra in maniera incontrovertibile che il materiale a disposizione è sufficiente per centrare l’obiettivo della qualificazione alla prossima Champions League, dunque può starci scegliere di non appesantire ulteriormente i costi, cercando di ottimizzare quanto già si ha. Dopo due psicodrammi in pochi giorni come una rimonta subita da 3-0 e un passivo storico come quello del Franchi, però, qualcosa deve giocoforza essere modificato, anche solo per dare una scossa: sempre per bocca del DS, quella scossa non sarà data in panchina, con Di Francesco confermato, a pochi giorni da una partita decisiva per l’intera stagione e non solo. A sua volta, l’allenatore non sembra voler cambiare nulla delle sue idee: abbiamo visto la stessa Roma per 180 minuti tra Bergamo e Firenze, una squadra ostinata a fare le stesse cose in qualsiasi situazione di punteggio, che fosse 0-0, 0-3, 2-3, 2-1 o anche 6-1, col settimo gol della Fiorentina arrivato con l’ennesimo lancio lungo a scavalcare una difesa inspiegabilmente schierata a ridosso della linea mediana.

La domanda è: cos’altro si può cambiare? Non è necessariamente un interrogativo retorico: chi scrive da fuori di una squadra di calcio spesso conosce una percentuale molto bassa di quello che dentro una squadra di calcio accade. In base a questo c’è, dunque, una ampia percentuale di cose che non si conoscono e che possono essere modificate per trovare una soluzione a questo momento difficilissimo, ma che può ancora sia essere risollevato, che diventare sportivamente drammatico. Serve (ben più di) un passo, in qualsiasi direzione: serve muoversi.