Di questa Roma ci si può fidare

Giornalista pubblicista e vicedirettore di Vocegiallorossa.it, per cui scrive dal 2010. Inviato al seguito della squadra, ha collaborato con Tuttomercatoweb.com, Radio Power Station e Centro Suono Sport. Twitter: @EmanueleMelfi
16.01.2014 00:01 di  Emanuele Melfi  Twitter:    vedi letture
Di questa Roma ci si può fidare
© foto di Emanuele Melfi

"Sono convinto che una grande squadra non perde mai due volte di fila, noi abbiamo dimostrato di esserlo". Con queste parole Rudi Garcia ha liquidato la vittoria contro la Sampdoria in coppa Italia, dopo il durissimo 3-0 di Torino contro la Juventus. Ma il vero esame, che ha dimostrato che la Roma è ancora pesantemente sul pezzo, è stato affrontato domenica con il Genoa. E la risposta, quella che voleva Garcia, è arrivata. Secca, netta. Si è parlato di compattezza, di forza, chiamatela come volete. Una cosa è certa: di questa Roma ci si può fidare. Lo abbiamo capito ormai da tempo che l'arrivo dell'ex Lille, e gli acquisti azzeccatissimi di Walter Sabatini, hanno portato quella ventata di aria fresca che tanto serviva al popolo romanista, devastato da quel maledetto 26 maggio. I tifosi non hanno dimenticato, nemmeno i calciatori.

NON SOLO CAMPO - La rinascita della Roma passa ovviamente per Rudi Garcia ma anche, se non soprattutto, per l'inversione di tendenza attuata dalla dirigenza. Giocatori forti, colpi sicuri e pronti subito. De Sanctis, Benatia, Maicon, Strootman, Gervinho e ora Nainggolan. Tutta gente con fame di vittorie, con esperienza da vendere e che si è integrata benissimo con il tecnico francese, scelto - ed è doveroso sottolinearlo - da Sabatini. Che sia stata la seconda o la terza scelta poco importa, il ds giallorosso aveva visto molte qualità in Garcia già un paio di anni fa, poi si è optato per altro. E visto come sta andando la stagione di Mazzarri (di Allegri non parliamo, inutile infierire), alla Roma non poteva andare meglio. Non solo: con l'acquisto di Nainggolan la proprietà americana ha mandato segnali chiarissimi a tutto il campionato. Tutte le big lo volevano, Pallotta ha staccato l'assegno. Punto. Ed è altrettanto evidente come la squadra, soprattutto negli elementi protagonisti di quella finale di coppa Italia, abbia trovato la forza di reagire proprio con l'aiuto e l'esperienza di questi nuovi innesti. In questo senso, le parole pronunciate da Morgan De Sanctis all'Open Day di agosto oggi hanno un sapore diverso: "Rialzerete la testa. Saremo noi in mezzo al campo a rappresentarvi con orgoglio. Statene certi". Bingo.

SFORTUNA - Si può, dopo un girone d'andata in cui si sono collezionati 44 punti, essere secondi a -8 dalla prima? Sì se c'è la Juventus. Anzi, questa Juventus. Al di là di qualche decisione arbitrale che ha sicuramente fornito qualche punticino in più ai bianconeri, non si può non riconoscere la forza, la perfetta tenuta mentale e nervosa della squadra di Conte. I giocatori lavorano insieme ormai da quasi tre anni e nell'ultimo mercato la squadra è stata completata da gente come Tevez e Llorente. La sfortuna sta nel fatto che Rudi Garcia "rischia" di guidare la Roma più forte di sempre in campionato (guardando solo i punti, tralasciando la forza dei singoli) non riuscendo comunque a vincere lo scudetto. Bissando le prime 19 partite, i giallorossi conquisterebbero ben 88 punti a fine stagione, record di questa società. Staremo a vedere. 

Ora c'è il Livorno, con cui i giallorossi non vincono in casa dal settembre 2006, e la squadra non può permettersi di fare un passo falso. Garcia lo sa bene.