Con un attacco così, la Roma si fa in mezzo

20.10.2020 12:36 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Con un attacco così, la Roma si fa in mezzo

“Se hai un portiere che para e un attacco che segna è più facile vincere le partite”. Di solito si dice così e, nel caso di Roma-Benevento, l’adagio ha più che senso, come confermato dai 5 gol segnati da praticamente tutti gli attaccanti messi in campo da Fonseca (è rimasto solo a secco solo Mkhitaryan, fermato dal VAR e dalla sua sufficienza sottoporta, ma comunque autore di due assist vincenti) e da un buon Mirante con tanto di third pass á la tedesca per il gol del provvisorio 2-1 e di rigore respinto. Sintesi semplicistica come è stata semplicistica la prestazione dei capitolini, tornati a sorpresa alla difesa a 4 e più intenti a innescare il più possibile il tridente che a prestare attenzione ad altre fasi della loro manovra: il nuovo/vecchio sistema di gioco ha fatto emergere qualche criticità a livello di compattezza, nonostante rischi concreti comunque limitati nonostante due gol incassati anche per sfortuna, così come è impossibile notare che l’autorevolezza dei componenti del reparto avanzato non è replicata da quelli delle altre due linee. Con una sola mezza eccezione, quel Gonzalo Villar che non ha proposto la giocata più bella della partita - il passaggio con cui ha affettato ciò che rimaneva della difesa del Benevento nel corso della ripartenza - solamente perché pochi minuti dopo è stato superato dalla bellissima azione personale del 5-2 di Carles Perez.

Il numero 14 aveva (e ha ancora) pochissimi minuti nelle gambe e, se c’è un margine di miglioramento nel centrocampo della Roma, sta quasi interamente nell’ex Elche, che non va caricato di responsabilità maggiori rispetto a quelle che può permettersi di sostenere, ma che, probabilmente, andrebbe utilizzato ben di più rispetto a quanto sia stato fatto finora. Aspettando il rientro (già, rientro) di Chris Smalling, è in mezzo - negli attori e nel copione - che la Roma dovrà far vedere qualcosa in più già da giovedì contro lo Young Boys, prima dello scontro al vertice (e Fonseca ancora deve vincerne uno) contro il sorprendente Milan. Che, comunque, con un attacco così, può comunque far meno paura.