Caos scommesse: se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi. Indifferentemente dai colori

19.10.2023 16:55 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Marco Rossi Mercanti
Caos scommesse: se qualcuno ha sbagliato, è giusto che paghi. Indifferentemente dai colori
Vocegiallorossa.it

La seconda sosta per le nazionali ha monopolizzato l’attenzione dei calciofili non tanto per le partite in programma (non ce ne voglia l’Italia) quanto per lo scandalo scommesse emerso nei giorni scorsi. Passano gli anni, cambiano le regole, ci sono nuovi interpreti ma ciclicamente si rivivono le stesse situazioni, con un altro caso che bene non fa all’immagine dell’Italia del calcio.

Innanzitutto, occorre fare una precisazione. Da quello che emerge dalle prime indiscrezioni, non stiamo parlando di calciatori che volontariamente si sono accordati tra loro per combinare alcuni incontri. Si tratterebbe di giocatori che “semplicemente” hanno scommesso su piattaforme legali/illegali sulle partite di calcio non per alterarne l’esito, ma solo per il gusto di farlo (qualcuno parla anche di ludopatia). Un’azione vietata dall’art. 24 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC che non permette né a calciatori né a tesserati di effettuare scommesse su gare FIGC, UEFA e FIFA.

Al netto delle rivelazioni di qualcuno pronto a spifferare i nomi dei calciatori coinvolti a cadenza regolare, approfittando anche di spazi in tv e in radio che gli vengono concessi, l’unica fonte alla quale attenerci è la Procura che sta indagando su Fagioli, Tonali e Zaniolo. Appendice a parte per Zalewski, tirato solo in ballo ma fuori dal registro degli indagati e quindi, fino a prova contraria, estraneo ai fatti.

La sensazione è che siamo solo all’inizio di un altro scandalo che si ripercuoterà su diversi ambiti. I primi a subirne le conseguenze saranno i calciatori stessi, con il rischio di una dura squalifica che potrebbe comprometterne il loro futuro senz’altro a breve termine. Attenzione, poi, a capire se qualche società sia stata a conoscenza di qualcosa di sospetto perché, in tal caso, sarebbero colpevoli di omessa denuncia e passibili di sanzione.

In attesa di nuovi aggiornamenti da parte della Procura, se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi indifferentemente dai colori che rappresenta. Per debellare queste situazioni occorrono pene sportive esemplari, non come in passato che per scandali simili, tra un grado di giudizio e l’altro, le sanzioni si sono ridotte quasi a una barzelletta.