Campanello d'allarme
Tra uno sbadiglio e l'altro di questa calda estate, siamo arrivati a meno di una settimana dall'inizio del campionato. Il calcio di agosto conta meno del due di bastoni quando regna coppe, è vero, ma di certo la tournée spagnola non può non aver fatto scattare qualche campanello di allarme. Di Francesco, al termine della gara, è stato molto deciso: "Un disastro tecnico e tattico, spero che ci serva da lezione. Nel primo tempo il Celta ci ha massacrato". Difficile trovare qualcosa da salvare, soprattutto dalla gara di ieri. In queste ore ci si sta scagliando soprattutto contro la difesa ma non sono certamente stati i centrali a subire costantemente il gioco del Celta Vigo. Ad eccezione di Fazio, protagonista fin qui di un pessimo pre campionato e che troverà qualche difficoltà con la difesa alta di Di Francesco, non sono stati certamente Jesus, Manolas o Moreno a determinare il crollo dei giallorossi. Non era certo colpa di Jesus e Fazio se, nel primo tempo, gli spagnoli sbucavano come schegge impazzite da ogni parte del campo. Posto che Nainggolan, De Rossi e Strootman stavano in panchina, i cosiddetti panchinari dovrebbero essere in grado di reggere e di non lasciare completamente sguarnita la difesa. Invece, a causa di alcune singole disattenzioni ma anche di molti errori tattici, la difesa si è sempre trovata da sola contro gli attacchi del Celta Vigo. Se il pressing viene portato male, e singolarmente, se i giocatori non effettuano le dovute coperture, se ognuno non occupa il proprio posto, l'unica possibile conseguenza è quella di offrire il reparto difensivo in pasto agli avversari e alle critiche. Non che davanti la situazione migliori più di tanto. Al di là di qualche sporadica iniziativa personale, si vede poco o nulla del gioco di Di Francesco. Nessun dramma, per carità, perché il calcio di agosto vale meno di zero ma è bene che i campanelli di allarme suonino. Suonino forte e chiaro.