BENATIA, TIRA E MOLLA INFINITO. CEDERLO NON SAREBBE UN'ERESIA, MA A UNA SOLA CONDIZIONE

Abita e lavora a Milano, presso “Sportitalia". Direttore di MondoPallone.it. Ha collaborato con “Il Tempo” e con diversi quotidiani e radio del Lazio, tra cui Raf 103.5
20.08.2014 01:59 di  Alessio Milone  Twitter:    vedi letture
BENATIA, TIRA E MOLLA INFINITO. CEDERLO NON SAREBBE UN'ERESIA, MA A UNA SOLA CONDIZIONE

Tanti applausi, di speranza più che di stima. Il popolo giallorosso sta facendo di tutto per far capire a Benatia quanto sia necessaria la sua presenza in squadra nella prossima stagione, e dopo i tanti cori e i tanti striscioni urlati e piazzati a Trigoria e negli States, la dimostrazione d'amore più sincera arriva nella serata in cui la Roma si presenta. Un applauso lungo e significativo, volto a fare in modo che il marocchino ci pensi una volta per tutte e prenda la decisione che i tifosi giallorossi sperano prenda al più presto: quella di rimanere. Finora si è detto e ridetto tanto, anche troppo. Il Bayern Monaco non molla, i trenta milioni di euro sono sul piatto e Sabatini sta iniziando a tentennare, perché è vero che ne chiedeva trenta a gamba, ma anche al costo di una coscia sola, suvvia, sarebbe giustificabile far partire Benatia.

A patto, però, che le alternative siano all'altezza, e no: Astori - per quanto fatto vedere nella sua carriera - non lo è. Non lo sembrano neanche i nomi che circolano (Basa, Chiriches, Nastasic); difensori che magari avranno anche talento, ma che non hanno mai saggiato la durezza di una Serie A che, per quanto se ne dica, resta una competizione in cui o ci sai fare, o vai a casa dopo sei mesi. Dunque: qualora dovesse realmente salutare l'ex Udinese - e le possibilità non sono affatto remote perché la Bundesliga attira Medhi come una calamita - bisogna categoricamente trovare una soluzione valida sul mercato (e ricordiamo che mancano 12 giorni alla fine delle trattative).

Non bisogna fare l'errore di pensare che la difesa giallorossa possa essere completa e competitiva con il solo arrivo di Astori: i milioni presi dall'eventuale cessione di Benatia dovranno essere reinvestiti, sì, ma non per rinforzare altri reparti. Si parla di Jovetic, che sarebbe un ottimo acquisto, certo, ma è un attaccante. Perciò, sarebbe pure un ottimo acquisto, ma non se il suo arrivo diminuirà le risorse da investire, e lo ripetiamo all'infinito, in un difensore. Perché la Roma che si appresta a iniziare la nuova stagione, signori, è di una forza incredibile. Credo che dire che i giallorossi siano la squadra qualitativamente più forte dell'attuale Serie A non sia affatto un'eresia. Pjanic, Strootman, Totti, Gervinho, Cole, Benatia, Nainggolan, Iturbe, Keita, Uçan: tutti calciatori dal grandissimo talento, che compongono una rosa che non può permettersi un forte indebolimento a pochi giorni dal via della stagione. Nella lista di sopra (scritta così, a flusso di coscienza) c'è - ovviamente - Benatia, un difensore che nelle movenze, nel talento, nella capacità di fare gol ricorda il Samuel giallorosso, quello che fece innamorare la Capitale, il muro che ci lasciò dopo uno scudetto portato a casa con grande esaltazione.

Medhi, insomma, è uno di quelli capaci di fare la differenza. Venderlo a quella cifra non sarebbe un'eresia. Doveroso, obbligatorio, trovare un sostituto all'altezza. Nome che - stando a quanto si legge e si sente in giro - ora come ora non c'è. Ed è questo l'unico, vero, problema.