Arrivato Godot, inizia la rivoluzione

30.06.2019 18:20 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Arrivato Godot, inizia la rivoluzione

La Roma si muove con agilità tra una polemica e l’altra. Come un sciatore tra i paletti, così i giallorossi stanno superando un paletto dopo l’altro, continuando a scendere. Smaltite (più o meno) le questioni Totti e De Rossi, il ritiro non ritiro di Pinzolo ha monopolizzato l’attenzione dei tifosi degli ultimi giorni. Con la speranza che un club serio e attento alle esigenze dei tifosi possa risarcire tutta la gente che, incolpevole, voleva seguire la squadra in montagna, la società giallorossa ha finalmente saputo quale sarà il suo destino europeo. Dopo settimane di attesa, è arrivata la sentenza che esclude il Milan dall'Europa League. Samuel Beckett si è certamente ispirato a questa vicenda per tratteggiare il signor Godot: "La sentenza oggi non arriverà, ma verrà domani" e, finalmente, quel domani è arrivato.
Le grandi manovre per costruire la Roma del futuro sono iniziate anche se l’entusiasmo del tifoso giallorosso è superiore solo all’umore di chi spacca una gomma per colpa di una buca. In partenza il miglior difensore e il centravanti di punta, con De Rossi che ha già salutato tutti.

Se aggiungiamo anche il portiere, è una rivoluzione totale che spazza via l’ossatura della squadra, lo scheletro, il telaio, ognuno scelga la metafora che preferisce. Tutto necessario per fare le plusvalenze che, per un motivo o per l’altro, non si possono fare in altro modo. Chi critica Petrachi perché deve effettuare le cessioni vive nel Paese dei Balocchi e parla con Alice nel Paese delle Meraviglie. Con la situazione finanziaria della Roma, l’unico modo per mantenere la squadra competitiva è quello di vivere oltre le proprie potenzialità: il che significa la necessità di alzare il monte ingaggi più di quanto si potrebbe fare, con la conseguenza di dover fare plusvalenze a fine anno per far quadrare i conti. Questo metodo ha funzionato, fino ad oggi. La sua controindicazione è rappresentata dalla necessità di non sbagliare, o almeno non del tutto, perché con tutti gli errori la Roma ha avuto tantissime possibilità di arrivare quarta ed è riuscita a sprecarle quasi tutte.
Senza Champions, la situazione non migliorerà: abbassare il monte ingaggi e rafforzare la rosa. Tanti auguri a Petrachi.
Le premesse non sono buone ma confidiamo nel lavoro dell’ex ds del Toro anche perché, come al solito, le previsioni contano meno di zero. Parlerà il campo, come sempre.