Aria di un'ennesima rivoluzione? La proprietà dia un segnale

11.05.2023 10:52 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Marco Rossi Mercanti
Aria di un'ennesima rivoluzione? La proprietà dia un segnale
Vocegiallorossa.it

Nonostante a breve ci sia una semifinale di Europa League, è sempre d’attualità in casa Roma la questione legata al futuro di José Mourinho. Lo Special One ha ancora un anno di contratto, motivo per il quale non dovrebbero esserci dubbi sulla sua permanenza almeno per un’altra stagione. Tuttavia, le periodiche frecciatine del tecnico portoghese rivolte alla società potrebbero cambiare le carte in tavola.

Nonostante siano stati chiamati più volte in causa, direttamente o indirettamente, da Mourinho, i Friedkin continuano a non proferir parola su nulla ed è complicato capire realmente quale sia la volontà della società nei confronti dello Special One. Un intervento pubblico da parte della proprietà sarebbe auspicabile per chiarire la questione, evitando così di basarci solo su mere voci che, in quanto tali, possono dire tutto e niente.

La Roma sta attraversando il peggior momento della stagione, almeno in campionato, per quanto concerne i risultati e la posizione in classifica che, addirittura, potrebbe non bastare nemmeno per la qualificazione in Conference League (lo spieghiamo in un nostro approfondimento). Uno scenario francamente inimmaginabile a inizio stagione e da evitare con le (poche) risorse a disposizione nelle ultime quattro partite che restano, a meno di una vittoria in Europa League che, con un colpo, sistemerebbe tutto.

Il raggiungimento della Champions League, quindi, diventa di fondamentale importanza perché, senza di essa, la sensazione è che si andrà verso un’ennesima rivoluzione. Da quando la Roma è diventata americana, l’allenatore che è rimasto per più tempo nella Capitale è stato Rudi Garcia (due anni e mezzo), tutti gli altri per un motivo o per l’altro sono durati massimo due stagioni e poi hanno lasciato.

Una continua rivoluzione che, nel tempo, non ha riguardato solo la guida tecnica, ma anche gli organi societari. Basti pensare, infatti, ai dirigenti che si sono succeduti come Baldini, Sabatini, Baldissoni, Fienga, Zanzi, Gandini, Monchi, Petrachi, Berardi solo per citarne alcuni. Tanti cambiamenti che sono sinonimo di instabilità in casa Roma.

L’aria che si respira è quella di un’ennesima rivoluzione sotto tutti gli aspetti, con la sola ancora di salvezza chiamata Champions League, unica opzione apparentemente valida per dare continuità al progetto Mourinho. A meno che le parti in causa non la pensino diversamente: in tal caso, i Friedkin diano un segnale al mister.