Roma-Benevento 5-2 - Da Zero a Dieci - Sette vuol dire assist, il riscatto di Veretout e il nuovo inizio di Dzeko
0 - Cancellato uno stranissimo zero, vale a dire quello delle vittorie della Roma contro Filippo Inzaghi, capace di prendere punti contro i giallorossi anche in situazioni disperate.
1 - La prima vittoria all’Olimpico della stagione ha lo stesso punteggio della prima vittoria all’Olimpico contro il Benevento di tre stagioni fa. Gli amanti delle coincidenze gongoleranno.
2 - Secondo gol consecutivo per Pedro, che ha infiammato i pochi, ma calorosi tifosi presenti all’Olimpico, che gli hanno tributato la prima standing-ovation della sua avventura in giallorosso. Giocatore superiore.
3 - Il terzo gol in campionato di Jordan Veretout è quello del riscatto dopo un errore comunque amplificato da una dubbiosa decisione arbitrale, identico per natura a quello commesso contro la Juventus circa nove mesi fa. Tanto tempo passato, ma una costruzione dal basso ancora da sistemare.
4 - Quattro gol subiti in due partite all’Olimpico non sono un gran biglietto da visita da mostrare a chi si presenterà al Foro Italico nel prossimo futuro: ecco dove si può iniziare a migliorare, pur tenendo presente le contingenze che hanno portato a questo score.
5 - Nei cinque - per la prima volta in stagione - cambi effettuati da Fonseca sono compresi Gonzalo Villar e Carles Perez, vale a dire i due elementi con maggiori margini di miglioramento e, quindi, in grado di allungare una panchina più volte giudicata troppo corta. Un circolo vizioso che, grazie a loro, potrebbe diventare virtuoso.
6 - Sei minuti più recupero in campo per Borja Mayoral, tanto per far capire a Edin Džeko che, finalmente, ha un ricambio.
7 - Quel numero sulle spalle è garanzia di assist: Lorenzo Pellegrini ed Henrikh Mkhitaryan fanno tre 7 e tre assist complessivi nel match.
8 - Sul campo, la Roma ha ottenuto gli stessi punti della scorsa stagione dopo quattro partite. Il mercato chiuso, purtroppo o per fortuna, fa spesso la differenza da queste parti.
9 - Inizia, finalmente, il campionato di Džeko anche sul piano realizzativo: diciannovesima doppietta - seconda al Benevento - per il numero 9, che può leccarsi i baffi con due compagni di reparto come Mkhitaryan e Pedro.
10 - Ormai numero 1 almeno di questa fase della stagione, Antonio Mirante si è esibito anche in una giocata decisamente non da lui, non specificamente per qualità ma almeno per formazione: una giocata come il lancio per Mkhitaryan in occasione del 2-1 è da portiere decisamente più moderno di quanto sia l’ex Bologna. Una vera sorpresa, da numero 10.