Cambio Campo - Martini: "Di Francesco ha portato umiltà e lavoro. Turati è un leader nonostante la giovane età, Soulé può ambire ad arrivare ai livelli di Dybala"

01.10.2023 17:55 di  Emiliano Tomasini  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Cambio Campo - Martini: "Di Francesco ha portato umiltà e lavoro. Turati è un leader nonostante la giovane età, Soulé può ambire ad arrivare ai livelli di Dybala"
Vocegiallorossa.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Stefano Martini, giornalista di TuttoFrosinone con il quale abbiamo parlato di Roma-Frosinone.

Eusebio Di Francesco è il grande ex di questa partita. Quando è stato annunciato in tanti sono rimasti sorpresi, ma l’ex Roma sta dimostrando con i fatti il suo valore. Cosa ha portato alla squadra e ti aspettavi un inizio così positivo?
“Questa estate il Frosinone ha cambiato tantissimo, la squadra è stata rivoluzionata, a partire proprio dall’allenatore. La scelta di Di Francesco non era vista benissimo, viste le ultime esperienze con Cagliari, Verona e Sampdoria. Però, se ti devo dire la mia, io personalmente da subito ho pensato che nel sostituire Grosso con Di Francesco il Frosinone ci stava guadagnando in termini di esperienza. Grosso in Serie A ha fatto tre panchine con il Brescia, secondo me avere una squadra così giovane, con un allenatore così inesperto, sarebbe stato problematico. Con Grosso avresti dovuto puntare meno sui giovani. Di Francesco, invece, ha grande esperienza in Serie A e, al netto delle ultime esperienze, in passato ha fatto bene. Certo, non mi aspettavo questo avvio, non mi aspettavo una squadra così entusiasmante e così coraggiosa. Il Frosinone sta proponendo un calcio coraggioso e con idee, a prescindere dall’avversario. Sicuramente è stata una piacevole sorpresa. Con una rosa così giovane e quasi completamente nuova, non era facile iniziare così bene. Di Francesco si è presentato con grande umiltà. Dal primo giorno ha detto che questo per lui sarebbe stato un anno zero e di non voler pensare né alle esperienze negative né a quelle positive. Fin da subito ha detto di voler solo lavorare sul gruppo e in queste prime giornate quello che sta emergendo è proprio il gruppo. In squadra ci sono tanti giovani che vogliono mettersi in mostra e Di Francesco ci sta mettendo del suo per farli emergere”.

Nel Frosinone ci sono tanti giovani di prospettiva che già stanno facendo benissimo. Tra i tanti, però, c’è qualcuno che secondo te può davvero arrivare a giocare ad altissimi livelli?
“È una bella domanda. Per quanto visto in queste prime sei giornate, che è tanto ma anche poco, in termini di qualità penso sicuramente a Soulé. Visto che oggi c’è Roma-Frosinone, secondo me è un giocatore che ha le potenzialità per avvicinarsi al talento di Dybala. Soulé è di proprietà della Juve e, se quest’anno riuscirà ad avere continuità, la prossima stagione potrà già giocare nella Juventus. Poi c’è Turati. Al di là delle parate e delle prestazioni, lui ha una grandissima personalità, nonostante la giovane età. Ha 22 anni ma già si fa sentire nello spogliatoio, è già un leader. Poi c’è Oyono, che è un nazionale del Gabon di cui si parla molto bene. Dopo un ottimo campionato in Serie B, quest’anno si sta confermando anche in Serie A. È un terzino destro ma può giocare anche a sinistra o più alto. Ha grandissime potenzialità. Poi se ti devo dire un nome che mi ha sorpreso, ti dico Barrenechea. Non mi aspettavo un impatto così importante in Serie A e nel Frosinone ma al momento è diventato un punto fermo. È il regista di cui Di Francesco aveva bisogno. Poi ci sono Harroui e Gelli, che prima dei rispettivi infortuni erano stati i due migliori del Frosinone. Entrambi sono di proprietà e entrambi hanno dimostrato di avere grandissime qualità. Harroui può arrivare in una grande. Gelli non è più un giovanissimo, è un ’96, ma anche lui ha molte qualità”.

Buona parte dei giocatori del Frosinone è arrivata in prestito secco, c’è già preoccupazione in vista della prossima stagione?
“Non c’è preoccupazione in questo senso. La preoccupazione verrebbe se Angelozzi andasse via. Anche l’anno scorso il Frosinone che ha fatto quella straordinaria cavalcata era composto per metà da giocatori in prestito. Monterisi era in prestito e poi è stato comprato. Mazzitelli era in prestito e, con la Serie A, è stato riscattato. Lucioni l’anno scorso era il capitano, il leader indiscusso della squadra, ha fatto la differenza, ma era in prestito. Nessuno però si è mai allarmato, perché si sa che c’è Angelozzi. Se c’è la possibilità di trattenerli bene, altrimenti Angelozzi ha gli argomenti, le conoscenze e i canali per andare a pescare altri giocatori di talento. Non c’è preoccupazione da questo punto di vista. Nessuno si immaginava che il Frosinone potesse trattare con il Real Madrid o il Bayern Monaco e invece è successo e sono arrivato dei giocatori”.

Dopo sei giornate il Frosinone ha 9 punti e la Roma 5. C’è qualche giocatore del Frosinone che secondo te ad oggi potrebbe giocare titolare nella Roma?
“Direi Turati, perché Rui Patricio non sta dando molte garanzie. A parte il portiere, la Roma scende in campo con tutti giocatori importanti e fatico a sostituirli. Come ho detto prima, Turati sta dimostrando di avere qualità sia come portiere che come leader. Ha la personalità per poter fare bene anche in una grande squadra come la Roma. Quindi faccio il suo nome”.

Andiamo sulla partita, che gara ti aspetti e che Frosinone pensi vedremo stasera?
“Mi rifaccio alle parole di Di Francesco, che ha sottolineato come l’ambiente oggi all’Olimpico sarà molto particolare, ma ha anche aggiunto che il Frosinone deve giocare come sempre e deve avere il desiderio di far male alla Roma. Io quindi mi aspetto un Frosinone spensierato e coraggioso. Nei primi minuti la Roma spingerà molto e il Frosinone resterà chiuso. La Roma proverà a indirizzare la gara da subito come contro l’Empoli, ma non mi aspetto un epilogo simile. Per il Frosinone sarà una partita difficile, la Roma proverà a imporsi. Se il Frosinone riuscirà a tenere botta per i primi 15-20 minuti, poi la partita può prendere una piega favorevole alla squadra di Di Francesco. Il Frosinone sarà spensierato, la Roma invece ha bisogno di vincere e, se non riuscisse a segnare, con il passare dei minuti potrebbe innervosirsi.