Cambio Campo - Soattin: "Partita in discesa per la Roma se riuscirà a sbloccarla presto. Campionato dei giallorossi in linea con gli scorsi anni"
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Davide Soattin, giornalista di Tuttomercatoweb, con il quale abbiamo parlato di SPAL-Roma.
Che partita si aspetta?
"Sicuramente la SPAL non ha più niente da dare al campionato, quindi sarà libera mentalmente e cercherà di mettere i bastoni tra le ruote alla Roma, ma non vedo dove possa mettere in difficoltà una squadra che gioca molto come quella di Fonseca. Gli spallini potrebbero replicare la sfida fatta con l'Inter, dove la squadra ha retto bene per 60 minuti, poi appena i nerazzurri l'hanno sbloccata hanno dilagato. Quindi credo che la partita si possa mettere su un binario equilibrato a inizio partita, ma se la Roma riuscirà a sbloccarla la sfida sarà in discesa".
SPAL in B, i motivi di questa retrocessione?
"Bisogna riavvolgere il nastro e tornare a luglio scorso. Innanzitutto non è stato rimpiazzato Lazzari, che da solo era metà squadra e non averlo sostituito è stato un problema. Poi hanno salutato Schiattarella e Costa che anche se non hanno dato molto alla A erano uomini spogliatoio e hanno aiutato a livello psicologico e, quindi, aver rotto l'equilibrio nello spogliatoio non ha portato vantaggi. Inoltre sono state sottovalutate le avversarie per la salvezza, pensando di avere un organico all'altezza. Alla fine il Verona sta lottando per l'Europa, il Lecce ha fatto un buon campionato, solo il Brescia scenderà. Poi a gennaio l'addio di Kurtic è stato un segnale di resa, quindi la cessione di Petagna, l'esonero di Semplici e l'addio di Vagnati che ha abbandonato la barca ancora prima che affondasse".
Crede che mentalmente la squadra sarà scarica dopo la retrocessione oppure, come accade spesso, i giocatori possono giocare più liberi di testa e magari mettere in campo una buona prestazione?
"Penso che giocare le ultime giornate con squadre che lottano per non retrocedere sia una grande insidia, sono partite facili sulla carta ma spesso si scivola in questi match. Per la SPAL non vedo questa problematica per la Roma, la squadra sa che non sarà confermata per il prossimo anno, così come l'allenatore. Orgoglio e dignità vengono chiesti da qualche partita e non messi in campo, quindi se la Roma giocherà da Roma non avrà grandi difficoltà. Magari se i giallorossi non riusciranno a sbloccare il match col passare del tempo può diventare insidiosa la situazione, ma se la sblocca sarà in discesa".
Di Biagio darà più spazio ai giovani, farà qualche esperimento?
"Non c'è l'intenzione di far giocare i giovani perché Di Biagio preferisce far giocare gente che è in rosa, nel giro della prima squadra. C'è solo Tunjov, che ha giocato anche a Brescia, poi non credo che ci saranno grandi sorprese. Ci sarà un po' di turnover per far rifiatare chi ha giocato di più".
Da fuori si aspettava una Roma più vicina alle prime quattro o questa è la sua dimensione?
"Credo che quest'anno la Roma abbia fatto un campionato in linea con gli altri anni. Sembra sempre che manchi quel tassello per colmare la differenza, ma la Roma è una big, sempre difficile da affrontare. Poi se guardiamo le altre la Juve ha un passo in più, la Lazio lo aveva fino a prima del lockdown, Inter e Atalanta hanno qualcosa in più rispetto ai giallorossi, che ogni tanto si fermano con le piccole, come lo scorso anno con la SPAL. Alla Roma serve più continuità, ora deve pensare a raggiungere l'Europa League e l'anno prossimo può tornare a pensare alla Champions".
Chi toglierebbe alla Roma?
"Mi piace molto Smalling, ha fatto molto bene nella prima parte di campionato. Poi Dzeko davanti è sempre un pericolo costante, è un giocatore che manda in tilt la difesa avversaria".