Cambio Campo - Fontana: "Il Verona è ben organizzato e difficile da attaccare, ma la qualità della Roma potrebbe fare la differenza"

01.12.2019 18:29 di Simone Valdarchi Twitter:    vedi letture
Fonte: Intervista a cura di Simone Valdarchi
Cambio Campo - Fontana: "Il Verona è ben organizzato e difficile da attaccare, ma la qualità della Roma potrebbe fare la differenza"
Vocegiallorossa.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Matteo Fontana, giornalista del Corriere di Verona, con il quale abbiamo parlato di Hellas Verona-Roma.

L’Hellas Verona è la sorpresa di questa prima parte del campionato e si trova a due punti dal Napoli, con la seconda miglior difesa del campionato, qual è il segreto della squadra di Juric?
"L'organizzazione di gioco e il lavoro dell'allenatore che fin dalla preparazione ha dato una quadratura precisa allo schieramento, degli uomini e delle idee. Questo ha permesso di valorizzare i singoli ben oltre le aspettative. Solidità difensiva e gioco aggressivo con un pressing asfissiante sono le qualità che hanno portato il Verona dove si trova ora, con un bottino di punti che sta sorprendendo tutti e che era insperato ad inizio stagione. Il campionato è lungo, ma intanto più di qualche buon passo è stato fatto".

Si aspetta, come di consueto, un pressing alto del Verona?
"Non potrà che essere così. In conferenza stampa Juric evidenziava le capacità della Roma, sia dal punto di vista tattico che qualitativo. Il Verona se dovesse snaturare se stesso potrebbe farsi del male, con le armi che ha a disposizione può cercare quelle che sono le straordinarie potenzialità offensive e non solo della Roma. Quindi non mi aspetto un copione diverso rispetto a quello recitato fin qui dal Verona in campionato".

Nessuno è riuscito a segnare più di un gol all’Hellas al Bentegodi, ma ci sono dei punti deboli che la Roma potrà sfruttare?
"Se la Roma gioca al pieno delle potenzialità, per il Verona, per quanto possa esprimersi in modo determinato, si fa dura. La Roma deve contare su se stessa e sui mezzi che ha. I gialloblù quando vengono attaccati sembrano quasi insuperabili, hanno un'ottima solidità difensiva. Il Verona può andare in difficoltà con l'uno contro uno in velocità e con la tecnica dei giocatori romanisti, molto dipenderà da quello che sarà in grado di fare la Roma".

La Roma dopo la sosta ha ritrovato alcuni dei suoi migliori interpreti, come Pellegrini e Mkhitaryan, la qualità della squadra di Fonseca sulla trequarti può fare la differenza?
"Senza dubbio. Sul piano dell'organizzazione il Verona è pronto, ma dal punto di vista delle doti individuali, la Roma ha molto più dei padroni di casa. Toccherà alla squadra di Fonseca dare seguito a quello che è il margine di qualità tra le due squadre".

Da un punto di vista tattico, che gara si aspetta?
"Mi aspetto che il Verona cerchi di aggredire subito, come ha fatto con tutti i suoi avversari, comprese le grandi squadre che ha affrontato. La squadra di Juric con questo atteggiamento è riuscita a mettere in difficoltà la Juventus e il Napoli. Solo l'Inter, da inizio campionato, è riuscita a mettere in seria difficoltà l'Hellas, riuscendo però a vincere soltanto a pochi minuti dalla fine con uno straordinario gol di Barella. Inoltre ci sarà la spinta del pubblico di casa ad incidere sul match. Dalla Roma invece mi aspetto una squadra che proverà ad uscire dalla ragnatela tattica costruita dal Verona, con, ripeto ancora una volta, le doti dei singoli. La velocità di Kluivert, la fisicità di Dzeko e la capacità di inserimento di Pellegrini sono caratteristiche che i giallorossi dovranno sfruttare. Anche con l'assenza di Zaniolo, un giocatore formidabile, l'abbondanza è di casa a Trigoria e Fonseca ha a disposizione diverse scelte, anche a gara in corso se le cose non si dovessero mettere nel verso giusto".

Per quanto riguarda invece le capacità offensive dell'Hellas, la Roma dovrà arginare Lazovic per bloccare la fonte di gioco dei gialloblù?
"I due uomini di fascia, Lazovic e Faraoni, sono dei perni per la squadra. Hanno capacità di spinta e di abbassarsi e spesso creano situazioni di superiorità numerica. In avanti il Verona non ha un bomber, per il momento nessuno ha dimostrato di esserlo, ma si è sbloccato Samuel Di Carmine che giocherà dal primo minuto. La Roma dovrà anche guardarsi dall'ex di turno, Valerio Verre, che è in splendida forma ultimamente e che sta prendendo coscienza delle potenzialità e del talento che ha a disposizione. Le sue motivazioni e la sua qualità sulla trequarti sono da tenere in considerazione".

È una gara difficile da sbloccare e in questi casi a decidere il match sono i duelli individuali. Quali, secondo lei, potranno risultare determinanti al fine del risultato?
"Sicuramente sul fronte difensivo del Verona, sarà interessante la sifda balcanica tra Amir Rrahmani e il bosniaco Dzeko. Entrambi hanno fisici imponenti e sono dotati di grande atletismo, sarà un incrocio bello da vedere. Dall'altra parte, invece, mi intriga il duello Faraoni-Kolarov, due esterni di spinta in grado di creare pericoli alla difesa avversaria. Questi sono i primi due che mi vengono in mente, ma si potrebbe pensare anche, sull'altra fascia, alla sfida tra Lazovic e Spinazzola. Tutto fa pensare ad una sfida bella, vivace ed emozionante, vedremo cosa uscirà dal Bentegodi".