Nuovo allenatore Roma - La panchina è ancora un rebus: si fa largo il nome di Sarri sullo sfondo

Nelle ultime ore, la vicenda del "nuovo allenatore" ha aggiunto nuovi capitoli a una narrazione che tiene con il fiato sospeso tifosi e addetti ai lavori, divisi tra il timore di un’impasse pericolosa e la speranza di una svolta inaspettata.

NUOVO ALLENATORE - Come riportato da Leggo, l'’ultima apparizione pubblica di José Mourinho a Fiumicino ha acceso, seppur brevemente, i sogni di un clamoroso ritorno dello Special One. Ma la fiammata è durata lo spazio di qualche ora, spenta da smentite secche e trasversali. Intanto, si allunga la lista degli esclusi. L’ultimo ad abbandonare la corsa è Nuno Espirito Santo, fuori dai radar tra dubbi sulla reale volontà della Roma e voci di un ritorno dorato in Arabia Saudita. Un'altra tessera del puzzle che non trova posto, in un mosaico sempre più complicato. Una sola certezza sembra emergere con chiarezza: il rifiuto di Cesc Fabregas, che ha costretto la dirigenza a ricalibrare strategie e obiettivi. Da qui il ritorno insistente di due nomi pesanti, due figure che, in modo diverso, rappresentano solidità e pedigree: Massimiliano Allegri e, soprattutto, Maurizio Sarri. Ed è proprio l’ex tecnico della Lazio a farsi largo come presenza possente sullo sfondo del mercato. Il suo nome, sebbene non ancora formalmente al centro di trattative, ha cominciato a pesare nelle stanze di Trigoria e sulle scrivanie degli osservatori. Sarri, sarebbe un’opzione concreta, che divide e affascina, ma che ha iniziato a guadagnare sempre più spazio nella narrazione di queste ultime ore.

Lo scenario resta comunque aperto anche sul fronte internazionale. Adi Hütter, tecnico del Monaco, e lo svincolato Marco Rose sono nomi ancora in corsa e potrebbero tornare in auge qualora le piste italiane dovessero raffreddarsi. In attesa della fumata bianca, la Roma resta ferma a un bivio: scegliere una figura che possa rilanciare il progetto tecnico e restituire certezze a una piazza in fibrillazione. Con Sarri che, intanto, si fa sempre più ingombrante nel racconto di un’estate che, di certo, non conosce pause.