Udinese, Ebosele: "Con Sottil c'era una barriera linguistica, con Cioffi siamo più a nostro agio"
(ANSA) - UDINE, 23 NOV - "Con Sottil c'era una barriera linguistica, ora invece ci sentiamo più a nostro agio, ci capiamo e siamo in crescita. Sottil non parlava l'inglese, quindi c'era una barriera con molti calciatori". La confessione è stata fatta da Festy Ebosele alla stampa irlandese durante la pausa per le nazionali e cerca di dare una almeno parziale spiegazione alla trasformazione avuta dalla squadra da quando è arrivato Cioffi. In effetti, dando uno sguardo alla sterminata rosa a disposizione degli allenatori dell' Udinese, su 35 effettivi soltanto 4 sono italiani. Di questi, il solo Silvestri è titolare inamovibile, con Padelli fedele scudiero alle sue spalle. Completano il quadro dei connazionali gli attaccanti Lucca (che con Cioffi ha perso posizioni, dopo la titolarità che gli garantiva Sottil) e il baby Pafundi, impiegato con il contagocce in campionato e ora reduce da una splendida doppietta con Under 20.
In rosa ci sono una ventina di diverse nazionalità, una babele di lingue in cui il solo inglese - oltre ovviamente all'italiano, che tutti si stanno impegnando a imparare con corsi intensivi specifici - è il veicolo comune. Folta anche la colonia di calciatori che parlano spagnolo (tra cui gli argentini), il portoghese (compresi i brasiliani) e il francese (tra cui numerosi atleti africani). Quanto alla gara con la Roma, Cioffi recupera definitivamente Masina dopo il lungo infortunio e Kabasele, che ha scontato la squalifica. Restano scarse le rotazioni in attacco, anche se Davis sembra quasi pronto per fare l'esordio in serie A. (ANSA).