Sampdoria, Giampaolo: "Rigore? Solitamente, l'arbitro non va a riguardarlo..."

11.11.2018 17:33 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Sampdoria, Giampaolo: "Rigore? Solitamente, l'arbitro non va a riguardarlo..."
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Giampaolo a Sky Sport

“Il rigore su Ramirez? Ci sono dubbi, accettiamo la decisione. Il contatto sembra esserci, Irrati lo ha pure rivisto. Solitamente non vanno a riguardarlo. L’approccio? È stato buono, non è poi facile giudicare un 4-1. Le ultime due sconfitte pesano sul piano morale, questo capita a quasi tutti i calciatori, noi dobbiamo essere capaci di resettare. Non eravamo impauriti o remissivi, abbiamo provato a fare le nostre cose, ma gli errori commessi sono stati quelli di non aver saputo stare dentro la partita nei momenti di difficoltà. I gol della Roma sono stati figli di situazioni estemporanee, siamo andati in difficoltà sui calci d’angolo. Siamo stati pericolosi offensivamente, poco bravi a gestire le difficoltà della partita. Quando perdi un paio di giocatori, questo pesa perché l’avversario è di valore e può sempre segnarti, la Roma è stata brava e noi abbiamo palesato delle difficoltà. Evidentemente bisogna saper sopportare di poter alzare l’asticella, bisogna sostenerla e se non hai questa forza devi ridimensionarti”.

Giampaolo in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico, Gabriele Chiocchio)

“Troppo brutti per essere veri? Analisi figlia del risultato. L’analisi più giusta è che la Roma ha saputo sfruttare le occasioni sporadiche che ha creato, la partita è stata nel complesso equilibrata. La Sampdoria deve rimproverarsi la capacità di non saper sopportare alcuni momenti della partita sul piano della personalità. Le difficoltà vanno gestite con personalità, autostima, invece lì siamo mancati. Perché il risultato può far pensare a una partita dominata dalla Roma e non è così, noi sul piano mentale abbiamo della sporcizia dovuta alla sconfitta precedente a quella di Milano. Rischi di perdere convinzione, poi Vieira, esordiente, a 18 anni è stato il migliore in campo. Una partita di Serie A è fatta di tante cose, in quelle tante cose, che sono attenzione, mestiere, abbiamo peccato. Abbiamo subìto quattro gol, non veri ma li hai subiti. Su qualche cosa devi riflettere. È un risultato meritato da parte della ROma, ma non in linea con la gara. Su Ramirez credo fosse calcio di rigore, potevamo rimettere la partita a posto, poi finisce 4-1 ed è fatto tutto male. Dovevamo avere più autostima, è quella che fa la differenza in Serie A. C’è un carro che viaggia, chi lo spinge e chi sta sopra. Non tutti i calciatori hanno la possibilità di poterlo spingere, questo in tutte le squadre di A. C’è chi ha più personalità e chi meno. Vieira, che ha esordito, non aveva la responsabilità delle sconfitte precedenti. Le differenze dei calciatori sono sul piano mentale, non su quello tecnico. Complimenti? Sono arrabbiato, l’emblema è il quarto gol subito, per nessun motivo al mondo subisci un gol del genere a partita finita. Il rigore? È stato decretato, a volte vanno a rivedere e altre no, è stato visto e deciso che non fosse rigore. Ho guardato le immagini dieci minuti fa e mi pare che il contatto ci fosse, devo per forza accettare per non creare alibi, facendo le cose per bene puoi andare oltre questi episodi. A tratti non siamo stati capaci, l’episodio annulla tutto il resto, i contenuti devono farci fare una valutazione diversa. Quali sono le ambizioni della Sampdoria? Quelle che voi attribuite, l’Europa. Io non parlo mai d’Europa, io parlo di essere ambiziosi. Per sbandierare quel tipo di obiettivo devi avere spessore, ogni partita diventa decisiva. Serve personalità, esperienza, capacità di essere vincenti e non accusare le difficoltà. Le ultime due sconfitte hanno pesato oltremodo, se pesano oltremodo l’episodio dubbio ti è sfavorevole. Quando tutto va bene è facile. Meglio fermarsi prima del derby? No, è meglio che ci sia il derby. Menomale che c’è il derby. Non è uno stimolo, le partite le devi giocare, non devi farti giocare dalle partite. Devi determinare il risultato, non aspettare che qualcuno risolva per te. Nel derby devi stare in prima linea, sono contento che si giochi, ti chiama allo scoperto. Non ci sono vie di fuga, ci devi stare. È la partita migliore. Perché tolto Praet? Era in diffida insieme a Linetty e aveva un problema, è stato in dubbio fino alla fine. Jankto? Mi è piaciuto come è entrato, doveva cambiare atteggiamento. È quello che un calciatore deve fare. Se mi aspettavo di più da Ramirez e Caprari? Non abbiamo avuto grande pericolosità, ci è mancata la capacità di essere più velenosi. Al di là del problema di Quagliarella avevo scelto due elementi veloci, tutto sommato hanno fatto una partita discreta, non disastrosa. Non c’è da imputare grandi responsabilità, hanno corso. Non siamo stati bravi sul calcio d’angolo, il gol di El Shaarawy è stato un eurogol ma abbiamo sbagliato un intervento, il quarto gol è ridicolo. Abbiamo fatto stupidaggini che inficiano il giudizio complessivo”.

Giampaolo a Radio Rai

"Questo risultato è più difficile da commentare rispetto a quello col Torino. La Samp non ha fatto male, anzi ha fatto una buona partita. Non abbiamo però saputo gestire le difficoltà, bisogna avere la personalità per giocare certe partite. Abbiamo fatto tanti errori dal punto di vista individuale. Quagliarella? Non è stato bene negli ultimi giorni a livello muscolare. Ho preferito non rischiarlo. Gol subiti? È un problema di personalità, un problema collettivo e non legato ai quattro centrali difensivi. Probabilmente siamo un po' sopravvalutati, dobbiamo fare un bagno di umiltà".