Youth Season Review, U16 - Vincenti e con numeri da record. Faticanti il De Rossi 2.0
Il percorso della Roma Under 16, costretto ad interrompersi lo scorso 5 marzo in seguito al Comunicato Ufficiale n° 88 del Settore Giovanile Scolastico della FIGC a causa dell'emergenza epidemiologica legata al COVID-19, era stato, fino a quel momento, decisamente esaltante visto il 1° posto in classifica nel Girone C con 46 punti (PG: 18 - V: 15 - P: 1 - S: 2 - GF: 51 - GS: 9 - DR: 42) e 13 vittorie di fila (dalla 5ª alla 18ª giornata con il turno di riposo alla 6ª).
I NUMERI PAGANO - Se i giallorossi sono saldamente in vetta alla classifica del proprio raggruppamento, i meriti vanno sicuramente dati al tecnico Aniello Parisi che, dal canto suo, ha avuto anche la fortuna di ereditare dall'Under 15 un gruppo capace di mettere a segno il primo e storico "double" per il club giallorosso nella passata stagione (Campionato Nazionale Under 15 Serie A e B 2018/2019 e Supercoppa Under 15 2019).
L'allenatore, classe '75, è stato in grado di trasmettere il suo credo calcistico ad un gruppo di per sé vincente ricorrendo, in alcuni casi, a dei fortunati esperimenti (vedi, ad esempio, il cambio di ruolo di Francesco D'Alessio da centrocampista a difensore, più centrale che terzino, e l'utilizzo della talentuosa mezzala Lilli come "falso nueve" in alcune partite) ma, soprattutto, affidandosi alla spiccata vena realizzativa del suo capitano, Riccardo Pagano, centrocampista (all'occorrenza finto centravanti o attaccante esterno) capace di mettere a segno 14 reti in 16 partite (0,875 gol a partita, media degna di nota per uno che, di "mestiere", fa la mezzala). Infine, una solida fase difensiva (miglior difesa dell'intera categoria con appena 9 reti subite) ed una naturale attitudine al gol (miglior attacco della categoria, alla pari del Bologna inserito nel Girone B, con 51 reti realizzate da 14 marcatori differenti) delineano una squadra che, se il campionato dovesse mai riprendere (ipotesi davvero remota), sarebbe la più accreditata al successo finale.
ITALROMA - Non è un caso, infatti, se il gruppo classe 2004 annovera ben 6 calciatori nel giro dell'Italia Under 16 del CT Daniele Zoratto (7 se consideriamo anche Mastrantonio convocato lo scorso 4 febbraio da Nicola Pavarini per lo stage dei portieri di categoria). La Roma non registrava un così alto numero di convocati nell'Under 16 azzurra dalla stagione 2014/2015 quando i classe '99, vincitori del Campionato Giovanissimi Nazionali 2013/2014, potevano vantare Mirko Antonucci, Stefano Greco, Andrea Marcucci, Dario Vittorio Meadows, Luca Pellegrini e Lorenzo Valeau (Gianluca Scamacca veniva convocato sotto età con l'Italia Under 17 all'epoca affidata al CT Bruno Tedino).
I nomi di oggi, che hanno tutte le carte in regola per emulare i loro predecessori, sono quelli del roccioso difensore centrale italo-ivoriano Etienne Marius Catena e del suo compagno di reparto l'arcigno Matteo Pellegrini per poi proseguire con il terzino sinistro punizionista Matteo Falasca e il terzino destro fluidificante Filippo Missori. A questi si aggiungono, il già citato centrocampista-bomber Riccardo Pagano, ed il mediano metodista Giacomo Faticanti senza considerare che, per qualità tecniche, potrebbero prossimamente entrar a far parte dell'elenco anche la talentuosa mezzala Fabrizio Lilli e l'estroso attaccante esterno Luigi Cherubini (2° miglior marcatore della squadra con 11 reti in 14 presenze).
"SOGNANDO DE ROSSI": GIACOMO FATICANTI - In un gruppo così ricco di talento, dove uno con le skills dell'italo-belga Pietro Tomaselli sembra ancora non godere della piena fiducia di Parisi per via del suo fisico acerbo, il calciatore che spicca per maturità, capacità tecniche, fisiche ed interpretazione tattica del ruolo, in questo momento, è uno su tutti: Giacomo Faticanti.
Centrocampista centrale dotato di una grandissima visione di gioco e di una notevole precisione nei passaggi (sia corti che lunghi), Faticanti, grazie al suo spiccato senso della posizione abbinato ad un'abilità nel controllo del pallone al di sopra della media, ricopre sapientemente, sia nella Roma che nell'Italia Under 16 (della quale è anche il capitano), il ruolo di cerniera tra difesa e centrocampo (in caso di necessità, come accaduto in stagione, può ricoprire anche il ruolo di difensore centrale). Dotato di una grande fisicità (somatipo mesomorfo), che lo rende monopasso ma non lento, sfrutta nel migliore dei modi la sua altezza (185cm circa) sui calci piazzati e sulle palle inattive, sia a favore che contro.
Insomma, se la Roma, che lo prelevò due stagioni fa dal Frosinone, continuerà ad essere brava nell'accompagnare Faticanti nel suo percorso di crescita umana e calcistica chissà che, nel giro di qualche stagione, non si ritrovi in casa l'erede, o forse una versone 2.0, di un certo Daniele De Rossi.