Un Chi...occhio al Regolamento - Torino-Roma 1-1

04.11.2013 11:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Un Chi...occhio al Regolamento - Torino-Roma 1-1
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Termina la serie record di vittorie consecutive per la Roma, che impatta a Torino contro i granata sotto gli occhi di Luca Banti e del suo team arbitrale, che che ha fornito qualche spunto per per analizzare alcuni passi del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 26', Mehdi Benatia prova ad anticipare Gonzalo Barreto nel tentativo di non fargli giocare il palline, ma colpisce solo il numero 10 granata, venendo poi ammonito dall'arbitro. Il Regolamento divide i falli in tre categorie per stabilire se abbinare il provvedimento disciplinare a quello tecnico:

"Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
- Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.

“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
- Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.

Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
- Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Banti ha valutato il fallo di Benatia commesso con imprudenza e gli ha per questo esibito il cartellino giallo.

Al 42', in seguito a un angolo battuto da sinistra dal Torino, Morgan De Sanctis blocca la sfera. Il portiere giallorosso poi riceve una piccola spinta, non fallosa, da Kamil Glik e lo fa notare all'addizionale Damato, che non concede la punizione, dopodiché attende ancora qualche secondo prima di spossessarsi della sfera. Tra il momento in cui De Sanctis prende possesso del pallone e quello in cui se ne libera passano venti secondi; il Regolamento permette ai portieri di tenerlo per massimo sei, pena l'assegnazione di un calcio di punizione indiretto:

Un calcio di punizione indiretto è accordato alla squadra avversaria se un portiere, all’interno della propria area di rigore, commette una delle quattro infrazioni seguenti:

- controlla il pallone con le mani per più di sei secondi prima di spossessarsene;
(…)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Regola 12 "Falli e Scorrettezze")

Va detto tuttavia che è consuetudine essere molto permissivi in questi casi: molto raramente si vedono assegnati calci di punizione per aver trattenuto oltremodo il pallone. Questo passaggio è comunque presente nel testo, di conseguenza Banti avrebbe potuto assegnare il calcio piazzato, se avesse applicato questa regola in modo fiscale.

Al 49', Banti concede un vantaggio per un fallo di Benatia su Barreto; lo stesso difensore marocchino recupera successivamente la sfera, con l'arbitro che concede il calcio di punizione al Torino. Tale azione è nelle possibilità del direttore di gara:

L'arbitro:

(…)
- lascia proseguire il gioco quando la squadra contro la quale è stata commessa un’infrazione beneficerà da ciò di un vantaggio e punisce l’infrazione iniziale se il vantaggio accordato non si è concretizzato nell’immediatezza;
(…)

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Regola 5 "L'arbitro")

Direttore di gara che ha valutato non concretizzatosi nell'immediatezza il vantaggio accordato e che è quindi tornato sui suoi passi assegnando il calcio piazzato ai granata.