Un Chi...occhio al Regolamento - Sampdoria-Roma 3-1
Nel corso della partita tra Sampdoria e Roma, terminata 3-1 per i blucerchiati e diretta dal team arbitrale guidato dal molisano Domenico Celi, si sono verificati alcuni episodi utili per un'analisi di alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.
Al 42', la Sampdoria tenta di ripartire in contropiede dopo un calcio d'angolo battuto dalla Roma senza esito. Il pallone arriva a Marcelo Estigarribia, il quale supera De Rossi che, col pallone ormai fuori dalla sua portata, lo stende. L'episodio può essere riconosciuto come fallo tattico, che è una delle infrazioni che il Regolamento codifica come comportamento antisportivo:
Un calciatore dovrà essere ammonito per comportamento antisportivo se ad esempio:
(...)
commette un fallo con il fine tattico di interferire o di interrompere una promettente azione d’attacco;
(...)
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Gioco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
Celi ha quindi fischiato il calcio di punizione e correttamente ammonito il centrocampista della Roma.
Proprio allo scadere del primo tempo, la Sampdoria ottiene un calcio d'angolo a proprio favore. Celi però, non avendo accordato tempo di recupero, non fa battere il calcio piazzato essendo il tempo scaduto, ed emette il duplice fischio di chiusura della prima frazione di gioco. L'unico caso in cui il tempo può essere prolungato è per la battuta di un calcio di rigore:
Se un calcio di rigore deve essere eseguito o ripetuto, la durata di ciascun periodo di gioco deve essere prolungata fino a che il calcio di rigore avrà prodotto il proprio effetto.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 7 "La durata della gara")
Non trattandosi di calcio di rigore, il direttore di gara ha correttamente chiuso il primo tempo al completarsi del 45° minuto di gioco.
Poco prima del fischio finale della gara, il tecnico della Sampdoria Delio Rossi ha un diverbio col difensore giallorosso Nicolas Burdisso e l'arbitro lo allontana dal terreno di gioco. Tale provvedimento è potere e dovere del direttore di gara:
L'arbitro:
(...)
adotta provvedimenti nei confronti dei dirigenti (inclusi allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori in genere) che non tengono un comportamento responsabile e, a sua discrezione, li allontana dal recinto di gioco;
(...)
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 5 "L'arbitro")
Celi ha giudicato non responsabile il comportamento di Rossi e lo ha quindi allontanato. E' importante la distinzione tra espulsione e allontanamento: la prima è riservata a giocatori titolari, di riserva o sostituiti e si notifica con il cartellino rosso, il secondo viene comminato ai dirigenti (allenatori, medici, operatori sanitari e collaboratori, di fatto chiunque sieda in panchina tranne i calciatori) e viene notificato verbalmente o comunque senza il cartellino.