Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Udinese 3-2
La Roma torna alla vittoria sotto gli occhi del team arbitrale guidato da Paolo Tagliavento, che ha fornito spunti per analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.
Al 27', Radja Nainggolan commette fallo su Silvan Widmer e viene ammonito. Il Regolamento stabilisce i criteri da adottare per decidere se prendere il provvedimento disciplinare:
"Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
- Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.
“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
- Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.
Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
- Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 12 "Falli e Scorrettezze")
L'arbitro ha giudicato imprudente l'intervento del centrocampista giallorosso e lo ha per questo sanzionato col cartellino giallo.
All'85', Luis Muriel batte un calcio d'angolo, ma Tagliavento interrompe subito il gioco. A suo giudizio e a quello del suo secondo assistente, il pallone ha interamente varcato la linea di porta (comunemente definita "di fondo") non risultando quindi più in gioco. Il pallone non è più in gioco quando:
- ha interamente superato la linea di porta o la linea laterale, sia a terra, sia in aria;
(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio” ed. 2013, Regola 9 “Pallone in gioco e non in gioco”)
Non trovandosi più in gioco il pallone, il gioco è stato interrotto e fatto riprendere con un rinvio dal fondo.
Nel secondo tempo, l'arbitro concede 3 minuti di recupero. Allo scadere del terzo, l'Udinese può battere un calcio d'angolo, ma Tagliavento emette il triplice fischio chiudendo la gara. Il tempo di gioco può essere ulteriormente prolungato solo per la battuta di un calcio di rigore:
Se un calcio di rigore deve essere eseguito o ripetuto, la durata di ciascun periodo di gioco deve essere prolungata fino a che il calcio di rigore avrà prodotto il proprio effetto.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Regola 7 "La durata della gara")
Non trattandosi di calcio di rigore ma di calcio d'angolo, l'arbitro ha concluso la gara al termine del recupero.